Scoppia la polemica sui migranti e i richiedenti asilo, con il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Schiboni che nei giorni scorsi ha chiesto copia della corrispondenza intercorsa tra il Comune e la prefettura negli ultimi sei mesi. Il capogruppo della minoranza ha poi sollevato una serie di questioni esprimendo «perplessità e preoccupazione per le procedure attuate dall’attuale maggioranza e per il loro silenzio tombale su questa particolare tematica». Ma dal Comune hanno ribattuto: «È una becera operazione elettorale».
La richiesta di accesso agli atti formulata dal consigliere Schiboni è datata 25 novembre e ieri l’ex sindaco in un comunicato stampa ha spiegato le ragioni di quest’istanza. «Ho richiesto l'accesso agli atti al Comune per conoscere le comunicazioni intercorse tra la prefettura e l'amministrazione comunale perché voglio che si faccia chiarezza sulle modalità di gestione dei migranti richiedenti asilo e la loro presenza a San Felice Circeo. Provo perplessità e preoccupazione per le procedure attuate dall'attuale maggioranza e del loro silenzio tombale su questa particolare tematica. Qual è il contingente previsto o fissato per il nostro Comune rispetto alla popolazione? E soprattutto – sottolinea Schiboni - perché il sindaco Petrucci e la giunta comunale non spiegano ai cittadini cosa intendono fare e quali azioni vorranno attuare per l’accoglienza dei migranti? Non è tollerabile che decisioni così significative siano prese senza essere concordate, vagliate e soprattutto a conoscenza dell'intera comunità». Per il consigliere comunale, l’eventuale arrivo di un «afflusso concentrato e “ghettizzato” di migranti senza alcuna prospettiva di lavoro non permetterebbe certo l'attuazione corretta di procedure d’integrazione e recherebbe danno sia ai cittadini residenti e agli stessi profughi».
Appreso della notizia dal web, dal Comune ieri pomeriggio sono passati al contrattacco: «Fino alle 17 e 30 di oggi - ieri per chi legge, ndr - la notizia e i dubbi sull’arrivo di presunti migranti, per quanto riguarda San Felice Circeo, è del tutto destituita di fondamento. È solo - concludono dall’amministrazione - una becera operazione elettorale». A sostegno di ciò, la maggioranza ha reso noto che in più occasioni il vicesindaco Eugenio Saputo, rispondendo agli avvisi della prefettura, ha sottolineato come l’ente non abbia la disponibilità di strutture pubbliche idonee. Ad agosto si diceva che altre procedure erano in corso per verificare l’eventuale disponibilità di strutture private idonee, ma al momento non pare ce ne siano.