Tragedia in una villetta a Formia: ieri mattina poco dopo le 7 un uomo, Giuseppe Lancella, è stato trovato morto sulle scale di ingresso e il convivente, Andrea Tamborrino, nascosto in un ripostiglio con una ferita alla gola ma vivo. Si indaga per omicidio anche se ieri sera Tamborrino ha fornito la sua prima versione dei fatti sostenendo che si è trattato di un incidente domestico e che quando ha visto lâamico morto ha tentato il suicidio ferendosi con un coltello alla gola. Dichiarazioni che saranno messe a confronto con lâesito dellâautopsia sul corpo di Lancella e con i rilievi effettuati dai carabinieri nella casa, presa in affitto due anni fa. Tamborrino è stato più volte processato per estorsione in danno di donne facoltose.
Vivevano in quella casa da due anni
Sul posto erano presenti anche il proprietario della villetta, Ferdinando Cerbone e il padre, anchâegli legale, Angelo, entrambi con studi ad Afragola e Napoli.  «Lâimmobile âha detto lâavvocato Ferdinando Cerbone, mostratosi molto disponibile - era stato fittato regolarmente al signor Langella, che pagava in modo puntuale ogni mese con bonifico bancario». Il padre Angelo è giunto nel primo pomeriggio. Entrambi hanno chiesto ai carabinieri di servizio davanti allâingresso quando sarebbero potuti entrare nei locali, ma lâaccesso non è stato possibile, in quanto erano ancora in corso i rilievi da parte della scientifica. Sembra che da due anni la coppia vivesse allâinterno dellâabitazione, concessa in fitto al Langella, anche a cifre importanti. Somme che, comunque, sembra non fossero nelle possibilità economiche dellâuomo, che, probabilmente, poteva contare sulla collaborazione di Andrea Tamburrino. La vicenda ha lasciato sbigottiti i vicini di casa, alcuni dei quali hanno evitato di rilasciare dichiarazioni, a differenza di un uomo, che abita proprio accanto allâimmobile dove si è consumata la tragedia.
Il gigolò violento che truffava signore ricche e poi le picchiava
Le ville vicino al mare sono state una costante nella vita di Andrea Tamburrino, originario della provincia di Caserta, ma diventato per la prima volta famoso e noto alle cronache per fatti avvenuti a Sperlonga. Era il 2009. Aveva preso in affitto una bella casa sul lungomare dal lato che affaccia verso la Grotta di Tiberio e si presentava al mondo (soprattutto di internet) come «un imprenditore brillante, facoltoso, laureato, ottima conoscenza di due lingue, inglese e bielorusso». Aveva 34 anni allora Tamburrino e con quelle credenziali adescava donne facoltose tramite annunci sulla rete cui prima offriva soggiorni romantici da sogno a Sperlonga ma poi chiedeva loro soldi, molti soldi. Lâultima caduta nella rete fu un medico dei Castelli Romani cui Tamburrino chiese in prestito 87mila euro per saldare un vecchio debito. Lei allâinizio cercò di trovare i soldi ovunque, poi espresse delle perplessità . Poi le prime liti: lui le dice che ha amicizie col clan dei casalesi, la minaccia, poi la picchia; lei, alla fine, si presenterà dai carabinieri con un brutto trauma cranico per il quale aveva dovuto far ricorso alle cure del Pronto soccorso e racconterà di essere stata aggredita e sbattuta contro un muro dallâormai ex amante colto e raffinato.
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