Dissequestrato il denaro considerato dagli inquirenti frutto di narcotraffico. Fatti ben tre ricorsi, lo spagnolo Alfredo Rullo Cartes è così riuscito a farsi riconsegnare l’intente somma che gli era stata trovata dalla polizia stradale nel corso del blitz compiuto il 28 settembre scorso ad Aprilia, quando gli investigatori intercettarono e bloccarono un carico da due quintali di marijuana e hashish.
La Polstrada di Aprilia, in via della Produzione, fermò il tir condotto da Cartes, proveniente da Barcellona e, oltre allo spagnolo, arrestò altre cinque persone: Dorian Kassemi, albanese di 27 anni, residente a Roma, Filippo Martino, 27 anni, di Aprilia, Adriana Gjoka, albanese di 34 anni, residente a Roma, Giuseppe De Domenico, 46 anni, di Latina, e Carmine Ciervo, 20 anni, anche lui di Aprilia. Allo spagnolo, che nel corso dell’interrogatorio tenuto dal giudice per le indagini preliminari sostenne di aver fatto quel trasporto di droga perché in difficoltà economiche e in cambio di cinquemila euro, vennero anche sequestrati quasi 48mila euro, considerati provento del narcotraffico appunto. Un «tesoretto» trovato all’interno del mezzo pesante. Il sostituto procuratore Marco Giancristofaro, con decreto dispose poi il sequestro dei libretti di circolazione e dei dischi del cronotachigrafo del tir, contenuti nel marsupio di Alfredo Rullo Cartes, considerando quel materiale utile per le indagini.