Lo scorso 1 dicembre una nota ufficiale del Comune sosteneva che entro il lunedì successivo, quindi il 5 dicembre, «gli impianti di riscaldamento delle scuole interessate da un malfunzionamento riprenderanno a funzionare». Ieri, 12 dicembre, nulla però era cambiato in alcuni plessi del capoluogo pontino. Così una delegazione di genitori, constatato che il disagio si protrae per i loro figli sui banchi di scuola, si è recata sotto al Comune per chiedere un incontro chiarificatore col sindaco Damiano Coletta. Qualche minuto di attesa e il primo cittadino ha ricevuto le famiglie, assistito dall’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Buttarelli. «Ci hanno garantito che stanno facendo il possibile, ma che le croniche carenze economiche dell’amministrazione e la difficoltà di reperire sul mercato pezzi di ricambio di impianti che sono obsoleti nonché di grandi dimensioni, sta rallentando il tutto». Come detto il sindaco ha garantito un tempestivo intervento. Nessuno ha però ancora compreso per quale motivo non sia stata programmata una manutenzione delle caldaie delle strutture di proprietà comunale, in primis delle scuole. Considerato che per legge questi controlli vanno fatti alle caldaie anche delle abitazioni private, immaginiamo che per le strutture pubbliche dovrebbe essere un intervento di default, considerando anche che gli impianti sono spesso obsoleti. Alla prova dei fatti la “dimenticanza” è stata fatale e a pagarne le conseguenze sono i bambini che frequentano le scuole, costretti al freddo.

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