Dopo il fuggi fuggi provocato dall’intervento della polizia impegnata nelle ricerche del romeno che due settimane fa aveva violentato una donna proprio in quel luogo, non solo i senzatetto sono tornati a occupare gli alloggi di fortuna spuntati tra gli alberi di via Piave alle porte del centro di Latina, ma sono anche spuntate nuove baracche: alcuni cittadini ci hanno riferito che la notte scorsa i clochard hanno realizzato nuove strutture. Complice anche l’assenza finora del un dormitorio per l’emergenza freddo, gli stranieri che vivono ai margini della città si arrangiano come possono, tra le proteste dei residenti che da tempo chiedono un intervento risolutore in nome della sicurezza che, con la presenza in quella zona di persone che vivono di espedienti, proprio non può essere garantita.
I senzatetto che popolano gli angoli impervi ai margini della città negli ultimi tempi si sono riorganizzati per rimediare dopo le azioni di sgombero che la Polizia Locale ha promosso negli ultimi anni smantellando le baraccopoli sì di fortuna, ma che si erano ormai consolidate. A quanto pare la comunità di stranieri che si è stanziata nel quartiere di via Persicara proprio non vuole lasciare quella zona perché dopo l’abbattimento delle strutture all’interno dell’ex Svar che li ospitavano, avevano realizzato una vera e propria cittadella di baracche tra gli alberi nei pressi del sottopasso di via Vespucci. Spianata anche quella, erano comparsi altri alloggi di fortuna, tra i quali l’ultimo tra la vegetazione nei pressi dell’incrocio tra via Piave e via Piattella dove ora sono sorte nuove strutture.

L'articolo completo in edicola su Latina Oggi (15 dicembre 2016)