Nell’ultima legge di bilancio che è stato anche l’ultimo atto del Consiglio regionale per il 2016 è stato inserito un emendamento che prevede l’abolizione delle Comunità Montane. Sembra una beffa perché sulla carta sono state riformate quattro volte e abolite cinque, senza contare che la loro soppressione è prevista anche da norme nazionali. Ma forse questa potrebbe essere la volta buona per un paio di motivi gravi che non si possono ignorare. Il primo riguarda le risorse disponibili per tenere in piedi questi organismi superati da altri soggetti pubblici che svolgono le stesse funzioni nonché dal bilancio delle loro attività. Il secondo è la necessità di applicare leggi precedenti che prevedono, appunto, l’abolizione delle Comunità Montane.

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