Tre consiglieri conquistati da ogni lista, perfetta parità numerica all’interno del nuovo Consiglio provinciale. L’elezione di secondo livello consegna alla presidente Eleonora Della Penna un’assise rinnovata quasi interamente, senza una maggioranza univoca e chiara. Per amministrare bisognerà di volta in volta trovare i numeri, anche se non va escluso che qualcuna delle liste non trovi un’intesa post voto.
Ieri mattina l’ufficio elettorale ha completato il controllo dei voti, proclamando gli eletti. Il nuovo Consiglio provinciale risulta composto da: Giovanni Bernasconi, Roberto Antonini e Gerardo Stefanini del Pd, Patrizio Avelli, Pasquale Cardillo Cupo e Giovanni Trani di Provincia Viva, Massimo Di Trento, Maria Ciolfi e Pasquale De Maio delle Civiche, Vincenzo Carnevale, Giovanna Miele e Gianluca Taddeo di FI.
Queste invece le percentuali dei singoli partiti: Pd 27,01%, Provincia Viva 26,29%, Civiche Pontine 25,93% e Forza Italia 20,76%. In tanti si chiedono per quale motivo visti i sette punti di differenza tra Pd e Forza Italia i due partiti hanno preso gli stessi consiglieri. Ebbene è una delle storture, delle anomalie algebriche della legge elettorale per un ente di secondo livello che prevede un voto ponderato sul peso dei singoli comuni di provenienza dei consiglieri. Un altro motivo in più per tornare al più presto al voto diretto da parte dei cittadini.
Analizzare i risultati, dire chi abbia vinto e chi perso, è un esercizio di stile fine a se stesso in una competizione in cui prevedere il risultato era un gioco da ragazzi, dal momento che il “peso” di ogni singola lista era conosciuto a tutti. L’unica incognita erano i franchi tiratori o gli astenuti. Alla fine, paradossalmente, la differenza l’ha fatta un consigliere ritardatario. Un esponente del Pd, infatti, è giunto in ritardo (5 minuti dopo le ore 20) al seggio di via Costa e dunque non ha potuto votare. Quella preferenza avrebbe permesso al Pd di far scattare il quarto consigliere, sottraendolo a Forza Italia che si sarebbe fermata a due, il tutto per il complesso calcolo dei resti. La mattinata di ieri è servita proprio a conteggiare tutti i millesimi per capire se l’esito annunciato nella serata di domenica fosse corretto. E così è stato.

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