Gelo nelle campagne, i danni sono molti partendo da quelli arrecati agli impianti serricoli. Non c'è dubbio sulle perdite degli agricoltori da nord a sud della provincia di Latina e più in generale del Lazio e per questo Coldiretti ha chiesto alla Regione  di attivare la procedura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale âanche per ottenere condizioni agevolate per il credito agrario e lâesonero parziale dei contributi previdenziali e assistenziali per gli imprenditori ed i loro dipendentiâ. âChiediamo ai comuni colpiti dalle avversità come anche allâamministrazione provinciale â scrivono Carlo Crocetti e Paolo De Ciutiis, presidente e direttore della Coldiretti di Latina â di inoltrare in Regione analoga sollecitazione per sostenere lâistanza del settore produttivo agricolo anche con la forza delle singole realtà territorialiâ. Si contano, dal nord al sud della provincia pontina, migliaia di ettari di coltivazioni a campo aperto bruciate dal gelo. Persi interi raccolti di finocchi, rape, carciofi, scarole, broccoli. I danni ammontano, da una prima stima elaborata sulla base delle segnalazioni finora raccolte dalle federazioni provinciali della Coldiretti, a decine di milioni di euro. Preoccupa anche la tenuta della serricoltura. Resta infatti critica ovunque la situazione nelle serre (Fondi, Terracina, Sabaudia, Latina, San Felice, Pontinia) dove, per salvaguardare le piantine, gli agricoltori devono tenere accesi gli impianti di riscaldamento anche di giorno, con un rilevante aggravio dei costi di produzione. Attenzione alle speculazioni, già in agguato. I prezzi degli ortaggi sono aumentati in media del 200% dal campo alla vendita, anche perché sono crollati i quantitativi di verdure e ortaggi destinati ai mercati. Alcuni prodotti, almeno quelli coltivati in Italia, risultano oggi introvabili. Disponibilità ridotte per cavoli e zucchine, con inevitabili rifessi sui prezzi. Secondo le rilevazioni del Centro agroalimentare (Car) di Roma i rincari più marcati sono quelli delle bietole (+350%), degli spinaci (+225%), della lattuga (170%), dei cavoli (+150%). âPrima di acquistare â suggerisce Coldiretti ai consumatori - verificate l'origine degli ortaggi, scegliete quelli di provenienza nazionale. Per fugare dubbi sulla freschezza fate spesa dagli agricoltori, nelle aziende o nei mercati di Campagna Amica operativi su Latina, Sezze e Sabaudiaâ.Â
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