Otto anni di diffide per gli abusi dell’hotel “Grotta di Tiberio” a Sperlonga. Tutte rimaste nel cassetto dell’ufficio tecnico anche dopo la sentenza della Cassazione del 2015. Un’inerzia voluta secondo la Procura, che per questa vicenda ipotizza il reato di corruzione. Da una di quelle diffide dimenticate e presentate dal vicino dell’hotel è partita l’inchiesta che ha portato all’operazione “Tiberio”, con dieci persone agli arresti. Il sindaco di Sperlonga Armando Cusani ha impugnato l’ordinanza del gip al Riesame, mentre il Prefetto di Latina Pierluigi Faloni ha sospeso il consigliere comunale di Prossedi Nicola Volpe, anche lui arrestato lunedì mattina.

(Articolo completo su Latina Oggi del 21 Gennaio 2017)