La strada della regolarizzazione dei rapporti tra Comune di Latina e società sportive che gestiscono gli impianti è piena di insidie. L’ultimo incontro “politico” avvenuto nell’aula consiliare alla presenza del sindaco ha aperto la via del confronto ma l’ente ha ribadito la necessità di mettersi attorno ad un tavolo definendo caso per caso senza però retrocedere sui canoni per il 2016 richiesti per l’utilizzo delle strutture. Somme che le società sono intenzionate a contestare fermamente attraverso le vie legali. Quindici club sportivi dilettantistici, quasi tutte calcistici con l’eccezione dell’Asd Tennis Club Latina, si sono rivolte all’avvocato Angelo Oropallo dopo la doccia fredda arrivata a firma del dirigente del servizio Patrimonio Giovanni Della Penna che ha contestato gli importi per gli affitti per l’anno 2016, somme variabili da un minimo di 3300 euro fino ad arrivare a 25mila euro per l’uso del Palabianchini. Per l’avvocato si tratta di richieste facilmente contestabili come verrà fatto nei prossimi giorni attraverso una nota indirizzata al Comune. "Nelle lettere si giustificano questi canoni con riferimento al regolamento approvato con deliberazione di giunta del commissario Nardone del 2010 – spiega Oropallo - ma nel rapporto che disciplina Comune e club entra in gioco il regolamento fatte salve le convenzioni ad essere".

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