"Il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è ormai alla canna del gas. Stando la rilevazione delle 10, il Pronto soccorso dell’ospedale di riferimento della provincia di Latina, è il secondo del Lazio, dopo il Policlinico Umberto I con 146 pazienti. Con 114 accessi, di cui 14 in attesa, 52 in trattamento, 38 in attesa di un posto letto o di trasferimento e 10 in osservazione breve o intensiva, il Goretti ha conquistato il primato dell’emergenza". Lo afferma in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone, che chiede alla Regione un immediato intervento che possa potenziare il servizio di pronto soccorso del principale nosocomio della provincia di Latina.

"E la situazione nei giorni scorsi non era certo diversa. Al contrario i dati di questa mattina confermano quanto constato nei giorni scorsi con un sovraffollamento che si traduce in constante emergenza. Un’emergenza a cui si riesce a far fronte solo, ed esclusivamente, grazie al costante sacrificio e alla professionalità che medici ed infermieri, compiono ogni giorno. E Zingaretti, come se nulla fosse, continua a dire che tutto va bene. Che le criticità sono risolte. Che gli ospedali del Lazio e della provincia di Latina stanno uscendo dalla fase di criticità in cui erano costretti da anni. Eppure non serve uno scienziato per leggere i numeri. La matematica non è un’opinione. E quanto sta accadendo evidenzia che la situazione che si vive nei nostri ospedali non è in ripresa. Sta annaspando nelle sabbie mobili in cui l’inerzia di Zingaretti, chiuso nel suo castello dorato, probabilmente a vedere a ripetizione film che non esistono, la condanna ogni volta che decide di non intervenire. E non ci venissero a dire che questo sovraffollamento è legato al picco di influenza. Perché è una condizione quotidiana, strutturale e permanente su cui elementi accidentali come le influenze di stagione incidono con la sola conseguenza di riportare in auge un dramma costante. E a questa emergenza nei prossimi giorni si rischia di aggiungere quella dell’annunciato sciopero di circa 600 precari della Asl di Latina che si sono visti precludere ogni chance di stabilizzazione proprio a causa della porta sbattuta loro in faccia da Zingaretti e dal centrosinistra. 600 precari che con il resto del personale che opera negli ospedali della provincia di Latina ne garantiscono la funzionalità. Non è questa la sanità che meritano i cittadini stanchi di promesse non mantenute e di servizi, che come dimostra l’impasse dei Pronto soccorso, di agonie che ampliano solo lo spettro delle sofferenza di pazienti e personale”.

La Regione Lazio, con una nota ufficiale, ridimensiona però l'allarme di Simeone: “La situazione degli accessi al Pronto Soccorso del S. Maria Goretti di Latina sta lentamente rientrando nella normalità. A dirlo sono i dati oggettivi: lunedì 23 gennaio nella rilevazione delle ore 14 gli accessi erano 124, il martedì erano scesi a 90, il mercoledì 81, e giovedì, sempre alla stessa ora, 92. Il trend è diminuito del 25%. Tale tendenza corrisponde all’incidenza del picco influenzale che nella terza settimana di gennaio ha fatto registrare nel Lazio 63mila nuovi casi con una incidenza di tre punti superiore alla media nazionale”.