«In merito alla vicenda della scuola di Borgo Carso è opportuno fare alcuni chiarimenti. La comunicazione della rinuncia da parte della Congregazione di Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore a gestire la scuola dellâinfanzia di Borgo Carso a partire dalla prossima stagione scolastica è avvenuta solo di recente, per lâesattezza in data 28 dicembre 2016. Da quel momento gli uffici dellâAmministrazione Comunale hanno immediatamente attivato le procedure per la statalizzazione della scuola stessa, in considerazione dellâimminente scadenza del 6 febbraio che è il termine ultimo per effettuare le iscrizioni per lâanno scolastico 2017-2018. Questa tempistica così stringente ci ha posto di fronte al rischio di non poter garantire il proseguimento dellâattività scolastica per la comunità di Borgo Carso». Il Sindaco Damiano Coletta torna sul caso della scuola dellâinfanzia SantâInnocenti per chiarirne alcuni aspetti a fronte della protesta dei genitori dei bambini iscritti alla materna, sfociata in Consiglio Comunale e nella Commissione Cultura e Scuola tenuta ieri mattina.
«Ho parlato con il Vescovo Mons. Mariano Crociata â continua il Primo cittadino ripercorrendo gli ultimi passaggi della vicenda â il quale mi ha comunicato che il ricorso ad una eventuale nuova Congregazione non è materialmente praticabile entro il 6 febbraio, il che rende ancora più concreto il rischio che il Borgo resti scoperto dellâordine della scuola dellâinfanzia. Un rischio che può essere scongiurato con lâavvio del percorso di statalizzazione e lâacquisizione della scuola da parte dellâIstituto comprensivo Prampolini, già presente nel Borgo con lâordine di scuola primaria. Lunedì incontrerò alcuni rappresentanti della comunità di Borgo Carso e ascolterò le loro istanze, come peraltro è già stato fatto dallâAssessore Di Muro».
Va sottolineato inoltre il fatto istituzionale e amministrativo dellâattivazione degli enti preposti (Miur) affinché si possa garantire il regolare svolgimento delle attività scolastiche che prevedono il reclutamento del personale insegnante e Ata.
«Va precisato che in questo momento â conclude Coletta â si sta offrendo lâalternativa di una scuola statale con insegnanti qualificati e titolati, a garanzia e a salvaguardia della comunità ».