La mamma allâimprovviso è entrata in coma per quella che sembrava una normale caduta accidentale a casa e poi è morta, anche se la situazione sembrava sotto controllo. In mezzo a questa storia finita al centro di unâinchiesta condotta dalla Procura di Latina e dal pm Simona Gentile, secondo i familiari, ci sono delle omissioni mediche, a partire da quella di un mancato drenaggio nei confronti della paziente che era stata ricoverata anche a Latina, e da accertare ci sono una serie di responsabilità da parte del personale che ha avuto in cura la donna. Per i parenti e il figlio, che ha deciso di denunciare tutto, la condotta è stata negligente. Ora vogliono che venga fatta piena luce su quello che è avvenuto. Sono stati i familiari di una 78enne originaria di Pico in provincia di Frosinone ma residente a Latina e che sono difesi dallâavvocato Antonio Fratini, a chiedere di fare piena luce su questa vicenda i cui contorni non sono chiari. Agli atti è finita la denuncia presentata dal figlio che tra il sette e lâotto dicembre, quando la mamma a causa di una caduta accidentale a casa si fa male, lâaccompagna in ospedale: prima a Fondi, dove le è stata suturata la ferita, poi a Terracina per una tac e infine al Santa Maria Goretti di Latina. La diagnosi parla di ematoma cerebrale e la situazione medica sembra severa, ma poi dopo che viene sottoposta ad ulteriori Tac viene dichiarata addirittura fuori pericolo e per le dimissioni dallâospedale sembra essere soltanto una questione di ore, anche se era arrivata con un codice rosso.
L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (11 febbraio 2017)