«Tra i beni sequestrati c’è anche il vecchio marchio del Latina Calcio». Non dice molto altro su tale aspetto della misura proposta per Tuma il capo dell’Anticrimine, Annabella Cristofaro, descrivendo in conferenza stampa l’attività svolta. Ma su quel marchio potrebbe esserci molto di più di una delle tante operazioni imprenditoriali compiute con capitali sporchi. Potrebbe esserci qualche chiave utile a spiegare quanto accaduto e quanto sta accadendo nella formazione nerazzurra.

Il marchio verbale e figurativo della U.S. Latina è stato sequestrato a Tuma insieme alla metà delle quote di partecipazione del capitale sociale e del patrimonio dell’associazione sportiva Campo Boario. Ma l’aspetto singolare è che tale società ha acquisito quel vecchio marchio appena tre giorni dopo il passaggio dei nerazzurri in serie B. Un bene all’apparenza inutile, ma che poteva diventare particolarmente importante nel caso in cui la società avesse fatto crac, come sta avvenendo in questo periodo, e l’avventura calcistica potesse proseguire sfruttando appunto il marchio vecchio che però è sempre Latina Calcio.

(Articolo completo su Latina Oggi del 24 Febbraio 2017)