Riparte la battaglia sulla tariffa da applicare ai consumi idrici del 2016. Infatti la società Acqualatina ha proposto ricorso al Tar contro le delibere della conferenza dei sindaci con le quali è stata approvata una tariffa che, di fatto, riduceva l’aumento dal 9% proposto dal gestore al 4,5% anche se questa azione legale non è incentrata sulla battaglia per la riduzione effettiva dei costi in bolletta, bensì su una serie di questioni di legittimità. Alla base di tutto c’è un ritardo o omissione, a seconda di come la si guardi, da parte dei sindaci nel proporre la tariffa del 2016 che andava depositata entro il 30 giugno presso l’Authority per l’energia, il gas e il sistema idrico. E i soggetti deputati a fare le proposte sono il gestore o i Comuni. 

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