La confisca dei beni di Salvatore Di Maio è definitiva. La Cassazione ha confermato la misura respingendo l’istanza di revoca presentata dall’imprenditore campano da anni residente a Sabaudia. Il ricorso era stato promosso sulla scorta della sentenza del 2013 della Corte d’Appello di Napoli che ha assolto Salvatore Di Maio da alcune accuse che gli venivano contestate e dichiarato la prescrizione per altre ipotesi di reato. Nei tre gradi di giudizio l’istanza di revoca è stata respinta. La confisca riguarda un patrimonio dal valore di circa trenta milioni di euro, con immobili e terreni tra Sabaudia e Terracina, negozi, magazzini, quote societarie e veicoli.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (2 marzo 2017)