L’edilizia scolastica in primo piano accanto alla manutenzione delle strade, dei quartieri e degli edifici pubblici, molta prudenza e pochi margini per sognare fatte salve le opere finanziate dallo Stato per il bando delle periferie, la cui finalizzazione e gestione richiede una gestazione di quattro anni. Si potrebbero riassumere in questi termini il programma triennale delle opere pubbliche 2017- 2019 approvato giovedì sera dalla giunta Coletta insieme al bilancio (di cui ne è un allegato) e a tutti gli altri atti propedeutici che passeranno poi al vaglio del consiglio comunale. Il piano è la lista della spesa più importante delle progettualità dell’ente perché stabilisce l’elenco dei lavori da avviare per tipologia, fonti di finanziamento e centri di costo privilegiando valutazioni di pubblica utilità e progetti da mettere in campo sul lungo periodo in linea con gli indirizzi del Dup. Un programma di interventi potenziali da 88 milioni di euro in tre anni che rivela la prima sorpresa laddove taglia fuori i project financing: la giunta ha deciso di stralciare e non approvare l’allegato K alla proposta di deliberazione, quello che prevedeva la metropolitana leggera, il porto di Foceverde e i costosi e imponenti interventi previsti con risorse private e di cui una grande fetta proveniva dal pacchetto delle proposte presentate al Ministero insieme ai 17 progetti finanziati dal pubblico. Dunque per ora niente piscina nel centro direzionale o parcheggio sotterraneo con negozi nell’area dell’ex autolinee e nemmeno la riqualificazione del mercato settimanale ma finiscono nel i capitali privati (55 milioni) per la metro e anche i parcheggi a servizio della maxi opera ferma da anni (altri 5 milioni di euro) e infine i 90 milioni del porto. Investimenti che insieme fanno la cifra di 229 milioni di euro.

L'articolo completo in edicola con Latina Oggi (4 marzo 2017)