Dopo l’intervento del presidente uscente dell’Ordine degli Avvocati Gianni Lauretti, arriva la replica del collega Dino Lucchetti che aveva impugnato il risultato elettorale di due anni fa ottenendo l’annullamento delle elezioni con una sentenza della Cassazione. Lucchetti chiama in causa le dichiarazioni del collega comparse nell’edizione di ieri e si definisce stupito. Ecco la lettera che ha inviato al nostro giornale. «A proposito della “Paralisi nell’Avvocatura pontina” “C’è solo da chiedere se chi ha determinato questa situazione si sia effettivamente reso conto del danno che cagionerà, a tempo indeterminato all’Avvocatura pontina”. Il riferimento alla sentenza che ha annullato le elezioni - scrive - è evidente, e siccome ho sottoscritto, con altri colleghi, reclamo al Consiglio Nazionale Forense e il ricorso in Cassazione che hanno determinato quell’annullamento, rispondo con qualche considerazione che mi auguro inducano te e i colleghi a riflettere sulla gravità della tua affermazione. La prima. «L’avvocato svolge un ruolo fondamentale, garantito dalla Costituzione: la tutela dei diritti. Ritenere che l’applicazione del diritto possa costituire una fonte di danno –come tu sostanzialmente affermi - non è degno di chi, per principio, deve tutelare i diritti».

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