«Condotte arbitrarie da parte della maggioranza che rendono difficile svolgere il ruolo di consiglieri comunali di opposizione». Gli esponenti della minoranza in seno al Consiglio comunale di Latina sono passati dalle parole ai fatti e oggi hanno consegnato al prefetto di Latina Pierluigi Faloni una lettera di denuncia relativa alle ultime vicende accadute nel capoluogo relativamente ai rapporti tra maggioranza e minoranza. La letetra porta la firma di Nicola Calandrini, Alessandro Calvi, Enrico Forte, Giorgio Ialongo, Raimondo Tiero, Massimiliano Carnevale, Giovanna Miele, Nicoletta Zuliani, Andrea Marchiella, Matteo Coluzzi, Matteo Adinolfi e Matilde Eleonora Celentano.
Nella missiva viene ricordato come il consigliere Calandrini, già lo scorso gennaio, ha richiesto ufficialmente al presidente della commissione Bilancio Massimo Di Trento di calendarizzare per tempo le tematiche relative al bilancio di previsione, in particolare tutti gli atti propedeutici allo stesso. «In realtà tale legittima quanto giustificata richiesta è stata disattesa dal rappresentante della maggioranza - spiegano i consiglieri - in quanto tali audizioni, al momento non sono ancora terminate, ancorchè i termini della presentazione degli emendamenti sono scaduti il 14 marzo, mentre è ancora in corso la discussione sul bilancio nella commissione competente».

Questo il testo completo della lettera al Prefetto Faloni a cui i consiglieri di opposizione chiedono un urgente incontro.

" I sottoscritti Consiglieri Comunali Calandrini Nicola, Forte Maria Enrico, Calvi Alessandro, Ialongo Giorgio, Tiero Raimondo, Carnevale Massimiliano, Miele Giovanna, Zuliani Nicoletta, Marchiella Andrea, Celentano Matilde Eleonora, Coluzzi Matteo, Adinolfi Matteo, rappresentanti la minoranza in seno all’Assise Civica del Comune di Latina, facendo seguito alla precedente nota, cui ha fatto seguito, peraltro, un Suo fattivo intervento, con la presente nota intendono nuovamente esternarLe le enormi difficoltà che stanno incontrando nello svolgere il loro ruolo istituzionale, a causa delle denunciate condotte arbitrarie che i rappresentanti della maggioranza che governa l’Ente perpetrano nella gestione dell’Amministrazione Cittadina.
Con nota del 17 gennaio 2017 il Consigliere Calandrini, nell’interesse dell’intero Consiglio e delle forze di minoranza, ha chiesto al Presidente della Commissione Bilancio, Finanze, Tributi, Economato, Patrimonio e Società Partecipate, in vista della predisposizione del documento di Bilancio di calendarizzare una serie di incontri con la Dirigenza Comunale, al fine di comprendere, nella normale dialettica tra maggioranza ed opposizione, quelle che sono le reali esigenze e problematiche dell’Ente, ai fini della suddetta elaborazione, anche in considerazione dei nuovi principi contabili introdotti dal Legislatore.
In realtà tale legittima quanto giustificata richiesta è stata disattesa dal rappresentante della maggioranza, in quanto tali audizioni, al momento non sono ancora terminate, ancorchè i termini della presentazione degli emendamenti sono scaduti il 14 marzo, mentre è ancora in corso la discussione sul bilancio nella commissione competente.
A tale grave mancanza va aggiunta la circostanza che l’Ufficio di Presidenza, per la prima volta nella storia del Comune di Latina, non ha ritenuto, alla faccia della trasparenza e della legalità tanto sbandierate, di predisporre per i Consiglieri le copie del corposo documento contabile ovvero di predisporre un supporto informatico che lo contenesse, obbligando gli scriventi alla sua consultazione presso i suoi uffici, rendendo oltre modo gravoso il suo esame.
Stante tale situazione di fatto in sede di Conferenza dei Capigruppo richiesta dai gruppi di minoranza, le forze politiche rappresentate in consiglio hanno chiesto una proroga del termine utile per presentare gli emendamenti al suindicato schema, ottenendo la ferma opposizione del Presidente del Consiglio; del Sindaco e del rappresentante di maggioranza.
Non vi è dubbio che l’operato diniego non è che l’ulteriore comportamento strumentale posto in essere da chi governa l’Amministrazione Comunale di Latina per imbavagliare e rendere oltre modo difficoltosa l’agibilità politica della minoranza consiliare al fine di dissimulare la sua evidente incapacità a governare la Città.
E’ innegabile che in un simile contesto vengono meno tutte quelle prerogative di cui è titolare una minoranza in un organo di rappresentanza democratica quale deve essere un Consiglio Comunale, non potendo, in quanto le è impedito con strumenti del tutto surrettizi di esercitare le iniziative di controllo dell’attività amministrativa proposte dalla maggioranza che gli sono proprie, in quanto gli è stato concesso un lasso temporale minimo, indispensabile per la verifica degli atti in questione, senza peraltro poter ascoltare le esigenze dei Dirigenti dell’Ente per il miglior funzionamento della struttura burocratica e per risolvere i reali bisogni della collettività organizzata.
In questo contesto Le chiediamo nuovamente un incontro urgente onde esplicitarLe più ampiamente la situazione di disagio e di difficoltà nella quale si è costretti ad operare nell’interesse della collettività civica, affinchè possa intervenire per garantire il ripristino delle ordinarie regole per il funzionamento dell’Amministrazione Comunale del Capoluogo".