E’ un passo importante quello mosso dall’associazione Laziocanapa attraverso l’accordo di collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Qualora che ne fosse ulteriore bisogno, il sodalizio presieduto dall’ingegner Yuri Vani, nato per promuovere la coltivazione e l’utilizzo della Canapa nel Lazio, ha firmato un accordo con il Ce.R.S.I.Te.S (Centro di Ricerche e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile) de “La Sapienza”, grazie alle firme apposte sul protocollo dal Professor Giuseppe Bonifazi, nella sua qualità di Direttore e la Dottoressa Anna Del Monte, nella sua qualità di Responsabile Amministrativo Delegato del CeRSITeS e del presidente Yuri Vani per l’associazione. L’accordo è finalizzato a sviluppare azioni di ricerca comuni e diffondere la cultura per la riscoperta di un prodotto, la canapa (Cannabis Sativa), di cui l’Italia è stato tra i maggiori produttori mondiali nella prima metà del ‘900. La riscoperta della coltivazione della Canapa e la sua lavorazione industriale, apre infatti nuovi orizzonti economici e di mercato ad oggi preclusi alle potenzialità di territori come quelli laziali, che possono trovare nella canapa un ‘’core business’’ e un indotto che spazia dall’agricoltura, all’ industria, passando per il commercio, l’agroalimentare, l’edilizia e anche turismo. L’intento dell’associazione è quello di creare un nuovo mercato puntando su una filiera locale/regionale, ma che grazie agli oltre 25mila prodotti ricavabili dalla coltivazione e trasformazione della canapa, può muovere un indotto economico e di forza lavoro non indifferente. Il progetto prevede il coinvolgimento di contadini, produttori, aziende e dell’Università. La finalità del progetto è quello di creare un modello di sviluppo economico ed ecologico delle zone rurali, attraverso la realizzazione di primo impianto di trasformazione del seme e della fibra nel Lazio e dallo studio e ricerca sul campo per l’impiego della canapa per la realizzazione di prodotti per la ‘’bio-edilizia’’.