Latina piange una delle sue pietre miliari nella ristorazione. Si è spento all'età di 86 anni Gino Lantieri, per tutti diventato âil marescialloâ. A lui si deve lâapertura dello storico chiosco sul lungomare di Latina che ora è diventato un vero e proprio ristorante che d'estate diventa meta di una sorta di pellegrinaggio da parte dei cultori del "capocollo completo", l'ormai leggendario panino che ha appagato le voglie di migliaia di pontini. L'attività  del compianto Gino è ormai da anni portata avanti dai figli. Famosissimo per la sua carne alla griglia che imbottisce panini giganti che sono diventati ormai una delle istituzioni delle serate della bella stagione sul lungomare di Latina.Â
A piangerne la scomparsa la moglie e i tre figli: Daniela, Giovanni e Aldo. Circa 40 fa prese vita anche la seconda grande passione del "maresciallo", quella per le sculture naturali. In un mese dâinverno, con il più piccolo dei suoi figli si trovava nei pressi del Canale delle Acque Alte, meglio conosciuto come âCanale Mussoliniâ per raccogliere della legna che le abbondanti piogge avevano portato a valle, riempiendo il canale di ogni genere di detrito. Stava raccogliendo un poâ di legna per accendere il fuoco quando la sua attenzione venne catturata da uno strano tronco in mezzo agli altri. Lo prese tra le mani ed iniziò a rigirarlo, quando finalmente capì che cosa sembrava: un cervo. Iniziò a chiedere conferma prima al figlio, poi alla moglie. Tutti vedevano ciò che aveva visto lui.
«Decisi un giorno di portare il âcervoâ al chiosco, e lo piazzai in bella vista - aveva raccontato Gino Lantieri in un'intervista rilasciata sulle pagine di Latina Oggi quasi un anno fa -  Un turista rimase colpito dal fascino del tronco e mi chiese se ero disposto a venderlo. Io risposi immediatamente: No! Iniziò a mercanteggiare alzando lâofferta. Gli dissi: per me il suo valore è inestimabile. E poi i soldi finiranno, invece lui rimarrà con me per sempre».