I sindaci della provincia pontina non sono pienamente convinti che la strada indicata dal professor Alberto Lucarelli sia quella giusta per affrontare l’affare Veolia-Acea. Il docente dell’Università di Napoli è stato ieri pomeriggio in Provincia per rispondere alle domande dei sindaci rispetto al parere legale consegnato una decina di giorni fa. In quel documento Lucarelli spiega come «l’eventuale passaggio di quote tra Veolia e Acea per la proprietà di Idrolatina, socio privato di Acqualatina, è illegittimo, dal momento che per effettuare è necessaria una gara ad evidenza pubblica che selezioni in nuovo socio privato». Da qui, a suo avviso, la possibilità per i sindaci dell’Ato 4 di procedere allo scioglimento della convenzione di gestione o del contratto di Acqualatina per grave inadempienza del socio privato.
Proprio su questo aspetto si sono concentrati i primi interventi dei sindaci. Salvatore De Meo, sindaco di Fondi, ha fatto notare subito che «il fatto che sia prevista la prelazione per il socio privato, automaticamente prevede che il privato possa cambiare». Inoltre De Meo ha chiesto a Lucarelli «quali rischi corriamo con l’istanza di scioglimento della convenzione. Rischiamo risarcimento danni?». Il professor Lucarelli on ha potuto che confermare che il rischio esiste, aggiungendo però che «ogni scelta che sarà fatta prevede implicazioni di natura giuridica ed economica che vanno valutate». Come dire, ogni passo andrà ponderato.
Intanto con una lettera inviata lo scorso 21 marzo alla società Acqualatina, all’attenzione del presidente Michele Lauriola, Acea Spa ha comunicato l’intenzione di acquistare le quote di Veolia spa relative alla società Idrolatina srl. Insomma di rilevare la proprietà dell’attuale socio privato di Acqualatina, gestore del servizio idrico per l’Ato 4. 
Va ora compreso se questo atto è quello determinante per l’avvio della procedura che dovrà portare i soci pubblici, ossia i comuni, a dare il parere positivo o negativo all’operazione e attivare il diritto di prelazione di cui s’è discusso proprio ieri pomeriggio nella riunione informale con il professor Alberto Lucarelli.
I sindaci dell’Ato 4 ieri sono apparsi poco affascinati dall’idea dell’avvocato Lucarelli rispetto alla rescissione contrattuale o della convenzione di gestione. Il timore di una battaglia giuridica è enorme. Il 4 aprile prossimo la conferenza dei sindaci valuterà anche il parere dell’Anea, molto meno “pesante” nelle sue conseguenze di quello prodotto da Lucarelli. In questo secondo documento i sindaci vengono in sostanza invitati a valutare i costi dell’acquisto delle quote e della gestione diretta, in forma pubblica, di Acqualatina.

Il servizio completo in edicola con Latina Oggi (29 marzo 2017)