Con la vicenda dei manifesti che annunciavano la morte del giudice Lucia Aielli non c’entra niente, ma Davide P., 38enne ciociaro
residente a Latina, è il primo che viene chiamato a rispondere del reato di minacce aggravate nei confronti del giudice pontino. Davide P., affetto da disturbi psichici e attualmente sottoposto agli arresti domiciliari per un tentativo di estorsione ai
danni dei familiari, la sera del 5 ottobre 2014, in preda ad una delle crisi che lo affliggono, si era reso protagonista del danneggiamento di alcuni mezzi parcheggiati in via Podgora; sul posto era intervenuta una Volante della polizia e mentre gli agenti
cercavano di calmare il 38enne, lui aveva dato sfogo al proprio risentimento nei confronti del giudice che un anno prima aveva
firmato un’ordinanza di arresto nei suoi confronti per rissa. Quel giudice era Lucia Aielli. «Vado a casa sua e l’ammazzo» aveva gridato Daniele P. di fronte agli agenti.