Elevato a livello massimo il controllo di sicurezza in provincia e in specie nei punti sensibili: porti, stazioni di Latina e Formia e luoghi di culto che ospitano eventi del Giubileo. Lo ha stabilito il comitato provinciale per la sicurezza presieduto dal Prefetto Pierluigi Faloni. 

Già da giorni, comunque, le forze dell'ordine sono al lavoro e hanno intensificato i controlli. Nei giorni scorsi, ad esempio, il personale della Digos ha effettuato nuovi servizi di pattugliamento e perquisizioni che hanno portato all’individuazione di almeno una persona sospetta, sulla quale sono in corso gli accertamenti del caso.
«Un controllo straordinario che fa parte dell’attività di monitoraggio intensificata dopo gli ultimi fatti di Parigi - spiega il vice questore aggiunto Roberto Artusi, dirigente della Digos - necessario per tenere sotto controllo ancora di più tutti quegli ambienti da cui si potrebbero sviluppare focoloai preoccupanti. E in questi frangenti questo tipo di lavoro si fa più capillare».
Questo non vuol dire che a Latina l’allarme sia più alto che in altre città. «È difficile fare una classificazione di quelli che possono essere considerati i luoghi più o meno idonei all’essere ospitale o sede idonea per la preparazione di attentati - continua Artusi - Questo non vuol dire che il rischio a Latina è più alto solo per la vicinanza a Roma. Attacchi terroristici come quelli di Parigi hanno la caratteristica di avere destrutturato un obiettivo e la composizione di queste cellule pone tutta una serie di quesiti sulla loro capacità di movimento, sulla loro struttura interna e legami con paesi extraeuropei. La sfida che pone questo tipo di evento è di non fermarsi a una sola ipotesi, a una sola possibilità. Si sta cercando infatti di espandere la rete della prevenzione su tutto il territorio nazionale. Il Giubileo che si sta per aprire a Roma indubbiamente pone tutti gli eventi inseriti in questo contesto al centro dell’interesse dei media mondiali e quindi dell’opinione pubblica mondiale, però non può essere vero che sarà per forza di cos un polo attrattivo di certi eventi, né può essere l’opposto. Bisogna cogliere quello che emerge dai dati, come ad esempio che nonostante siano state colpite capitali, ci sono stati altri episodi anche im città minori o obiettivi di prossimità. Per questo si cercano di mantenere una rete e un’analisi di prevenzione la più estese possibile».