I pini di viale Italia, la strada che congiunge il viale delle Poste di Latina a piazza del Quadrato, sono stati completamente tagliati per decisione dell'amministrazione comunale guidata dal commissario prefettizio Giacomo Barbato.Una scelta che, da piazza del Popolo, hanno definito "obbligata" per garantire la sicurezza dei cittadini. Sì perché i rami dei pini erano diventati un rischio per le auto in transito e per le persone che si recavano a viale Italia, in quanto potevano cadere da un momento all'altro. Così i dirigenti e il commissario hanno deciso di ordinare il taglio degli alberi. Ma non è stata una semplice potatura, come mostrano le immagini, bensì un vero e proprio taglio drastico di pini che stavano lì dalla Fondazione della città. Ed inevitabilmente in città sono arrivate le polemiche. La frase più gettonata sui social media è questa: "Piange il cuore a vedere viale Italia ridotto così".

I pini, secondo quanto assicura l'amministrazione comunale di Latina guidata dai commissari, saranno piantati nuovamente e dunque sostituiti, nei prossimi giorni. Resta il fatto che questa iniziativa poteva essere fatta gradualmente, un passo alla volta, invece si è deciso di tagliare tutto, anche i pini più piccoli e che non creavano assolutamente pericolo all'incolumità dei passanti. I pini, secondo quanto assicura Paolo Canaparo, sub commissario dell'ente, saranno ripiantati ma in modo diverso, evitando l'attuale affollamento. Significa due alberi in meno per ogni fila rispetto a prima. Canaparo aggiunge inoltre che si stanno cercando risorse per rifare anche l'asfalto di viale Italia, completamente deturpato dalle radici dei pini. Resta da comprendere perché si sostituiscano dei pini per piantare altri pini, invece ad esempio dei lecci. Una scelta discutibile. 

Fatto sta che le rassicurazioni dei commissari non tranquillizzano i cittadini. Anzi. Oggi è il dirigente del Partito democratico Emilio Ciarlo a attaccare in modo pesante il commissario Barbato e le sue scelte su viale Italia. "Bravo commissario-robot. Con il tuo spietato zelo hai sfregiato la città nel suo cuore, lasciando la desolazione graffiante, steli di Pino morti, nel Viale lungo il quale tutti abbiamo imparato ad andare in bicicletta, abbiamo spinto passeggini e abbracciato ragazze.
La tua corazza, buon per te, è fatta del disinteresse dei nostri cittadini. Una città "strafatta" e inebetita che tutti possono violentare e lasciare sul ciglio della strada. Anche se è come avessi abbattuto la Torre ti senti al sicuro della tua corazza, forgiata di quel populismo che disprezza solo la politica, accusa tutto e tutti e inneggia ai tecnici. Novelli Re sole tutto possono, non devono rispondere a nessuno e fanno "quel che deve essere fatto", secondo la legge. Eppure il danno che hai fatto non è diverso dagli abusi di quei costruttori che non so quanto stai contrastando.
Io non ho mai sopportato commissari e prefetti, non ho mai creduto che esistano ricette obiettivamente giuste, solo da applicare, ho sempre tollerato a forza sospensioni della democrazia e limitazioni dell'autonomia dei comuni.
Ora mi dicono: ma no che dici! Rimetteranno i pini, anzi i lecci, le querce. E poi c'erano problemi di sicurezza, pericoli, crolli. E chi lo dice? Gli stessi uffici che sei mesi fa dicevamo inefficaci e inattendibili? Io per ora vedo solo scenari malarici e l'odore di morte dei quadri febbricitanti di Sartorio. Nessun avvertimento, nessuna scritta mi dice il perchè dell'esecuzione nè mi dá alcuna speranza. Re Sole non deve spiegare, ha sempre ragione perchè è la legge. Anzi è la legalità. Non pensa di parlare ai cittadini, comunica per ordinanze, non intende nè ascoltare nè rendere conto. Lui fa. I suoi sono ingranaggi perfetti, perfino da riverire di fronte al naufragio della politica. Ora ho paura per Piazza Quadrato, per i giardini, per gli altri viali. Fin quando non usciremo dalla trappola populista, dal rancore e dal disprezzo della democrazia, saremo solo sudditi e ringrazieremo perfino chi ci cancella dicendo di indossare l'ermellino della "correttezza amministrativa".