Il Comune di Latina è stato condannato dal Consiglio di Stato a trasferire alla Sud Invest Edilizia srl un'area a destinazione residenziale, capace di sviluppare 15.000 metri cubi edificabili, nel comparto C2 del Centro Direzionale, e al pagamento degli interessi legali dal gennaio 1990 al gennaio 2008 sulla somma di un milione e mezzo di euro, corrispondente al valore delle volumetrie spettanti alla data del 1990.
La vicenda nasce dalla cessione volontaria di un lotto di 7205 metri quadrati, in luogo dell’ esproprio, da parte della Sud Invest Edilizia in favore del Comune di Latina, che in cambio avrebbe attribuito alla cedente una volumetria convenzionale di 17.364 metri cubi. La perequazione non è arrivata per anni, malgrado le reiterate sollecitazioni della Sud Invest. Soltanto nel 2006, a seguito dell’approvazione di una variante al Ppe del Centro Direzionale, il Comune individuava il terreno sul quale la Sud Invest avrebbe finalmente potuto realizzare la volumetria spettante, ma quel lotto non era stato ritenuto soddisfacente. Ne era nato un ricorso al Tar, che aveva dato ragione alla Sud Invest che chiedeva un risarcimento in denaro per 3 milioni di euro. Il Comune ha impugnato la sentenza ma il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso condannando l’ente al trasferimento di proprietà del terreno individuato e al risarcimento degli interessi legali sul valore delle cubature rimaste inespresse dal ‘90 al 2008. Cosa che è finita con il pagamento di un debito fuori bilancio.Â