A cinque mesi di distanza dall’avviso di avvenuta conclusione delle indagini preliminari il pubblico ministero titolare del procedimento non ha ancora interrogato alcuni degli indagati che avevano chiesto di essere ascoltati. E l’indagine può dirsi ancora aperta, visto che il magistrato non ha ancora assunto alcuna determinazione in ordine all’esercizio dell’azione penale.
E’ bastato questo per indurre l’avvocato Renato Archidiacono, difensore dell’ex consigliere comunale Vincenzo Malvaso indagato insieme ad altre 13 persone per la vicenda della variante al Piano particolareggiato di Borgo Piave, a chiedere l’avocazione delle indagini preliminari.

L’istanza presentata alla Procura generale presso la Corte di Appello di Roma porta la data del 22 dicembre scorso ed è una iniziativa tesa a sollecitare il rispetto dei tempi e delle regole della procedura penale.