Un quadro raccapricciante e senza speranza che mette a nudo le omissioni, le sviste e il ruolo almeno inutile degli organi di controllo: questo emerge (anche) dalla richiesta di sequestro dell’invaso S8 gestito da Indeco srl, firmata dal sostituto procuratore Luigia Spinelli.
Per la Procura «appare di tutta evidenza la violazione del provvedimento autorizzativo regionale da parte di Indeco, essendo stati abbancati rifiuti in misura nettamente superiore a quella consentita». Infatti a settembre 2015 risultavano presenti nel sito 114.500 metri cubi di rifiuti trattati in più rispetto alla quantità autorizzata. Fino a questo momento non è quantificato il danno prodotto ma lo si può dedurre facendo due calcoli anche approssimativi: 114mila metri cubi di rifiuti equivalgono a circa 180mila tonnellate che vengono conferite a prezzo stabilito dalla Regione e pari a 90 euro a tonnellata; dunque l’abbancamento non autorizzato effettuato da Indeco ha un valore che si avvicina ai sedici milioni di euro e tale cifra è quella che perlomeno afferisce il danno subito dal Comune di Latina, dagli abitanti della zona, dall’assetto ambientale.

L'articolo completo in edicola oggi (10 gennaio 2015) su Latina Oggi