Continua la polemica sul caso dell'ampliamento della Rida Ambiente e sui problemi in maggioranza determinati delle parole del consigliere Marco Moroni nella commissione del 29 aprile. Da settimane infatti si discute della lettera che il capogruppo di Unione Civica ha portato in visione in anteprima durante la seduta, una risposta della Regione sul caso Rida che - al momento dei lavori della commissione - non era in possesso nemmeno degli uffici comunali. Un'esclusiva un po' sospetta, soprattutto per i silenzi successivi del consigliere Moroni, che non ha voluto rilevare da chi ha ricevuto la lettera. Per questo alcune liste del tavolo di sinistra (Futuraprilia, MovAp, Rigenerazione Apriliana e Europa Verde) chiedono le dimissioni del capogruppo di Unione Civica, una posizione in realtà non condivisa dai consiglieri di centrosinistra di riferimento (Giorgio Giusfredi e Davide Zingaretti) che nella commissione di ieri non hanno fatto cenno alla possibilità di un passo indietro di Moroni, ma aspettando di entrare in possesso della risposta all'interrogazione che il sindaco ha prodotto nelle scorse ore.
"Quanto accaduto in questi giorni con riferimento all'impianto Rida rappresenta l'ennesima dimostrazione della miopia politica della maggioranza, partendo da un ordinanza regionale fortemente criticabile per l'impostazione e i risvolti negativi in termini di tutela ambientale, passando per l'atteggiamento di alcuni consiglieri comunali, in primis dell'ex presidente della commissione urbanistica della giunta Santangelo (Moroni), per giungere al ruolo dell'amministrazione comunale a dir poco discutibile. Con la sua ordinanza la Regione stava creando alla città un problema ambientale più grande di quello che nelle sue intenzioni l'ente sovra comunale voleva risolvere. E grave è l'atteggiamento del consigliere Moroni, di cui ne chiediamo con forza le dimissioni per rispetto a tutta la città, in merito alla vicenda ancora oggi non chiarita delle informazioni sull'iter procedurale da lui note e non ancora comunicate all'amministrazione comunali i cui interessi devono essere tutelati di fronte a qualsiasi interlocutori".
Le liste sono inoltre convinte che il Comune avrebbe dovuto bloccare subito i lavori di ampliamento della Rida Ambiente, senza aspettare la nota di chiarimenti della Regione. "Sulla Scia presentata dalla società Rida riteniamo sempre di più che l'amministrazione comunale doveva intervenire immediatamente per bloccare la segnalazione d'inizio lavori per mancanza dei presupposti edilizi ed urbanistici perché, come poi confermato dalla Regione, tale controllo è e rimane di competenza comunale. Ora, ribadito il no anche alla richiesta di variante urbanistica, come forza di opposizione - continuano - riteniamo che il vero obiettivo sia il quel rinnovo all'Aia di prossima scadenza. E' opportuno, in vista della scadenza dell'Autorizzazione Integrata Ambientale del 9 febbraio 2021, iniziare a porre in essere tutti gli studi ed atti necessari per consentire all'amministrazione comunale di Aprilia di far valere in sede di rinnovo l'esigenza di un drastico ridimensionamento della capacità di trattamento dell'impianto di Aprilia e sviluppare sul nostro territorio i principi dell'economia circolare quale salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini".