L'inerzia accumulata nel settore degli impianti sportivi rischia di penalizzare più di altri un settore trainante per il terzo settore della città. A sostenerlo il consigliere della Lega Massimiliano Carnevale che guarda con preoccupazione a quei comparti della città già in fase stagnante prima che il Coronavirus aggiungesse ulteriori criticità legate al lungo stop delle attività.

«Ovunque l'emergenza Covid ha creato enormi difficoltà a famiglie, imprese, commercio e, in genere, a tutti settori economici e sociali – spiega Carnevale - a Latina la situazione è molto più grave perché questa emergenza si è inserita in un tessuto già di per sé fragile e precario al quale l'attuale amministrazione, dopo quattro anni, non avuto la capacità di dare la benché minima risposta. Doveroso ricordare la gestione della ZTL, nonostante gli impegni assunti in campagna elettorale, come la situazione del mercato annonario o, peggio ancora, quella del mercatino di via Verdi dove storiche famiglie di commercianti della nostra città si sono visti costretti a fare armi e bagagli e chiudere l'attività, fino alla marina dove siamo ancora tutti in attesa del famoso PUA, della destagionalizzazione e della realizzazione del nuovo ponte Mascarello, ovviamente taccio per loro vergogna rispetto all'urbanistica».

Carnevale si sofferma sul settore degli impianti sportivi da assegnare con bandi pubblici, secondo le promesse fatte a inizio consiliatura e ancora fermi al punto di partenza. «E' un settore che in quattro anni non ha visto la volontà, se non a parole, di questa amministrazione di procedere a regolare bando per l'assegnazione degli impianti, per il tempo necessario a sostenere investimenti importanti che avrebbero permesso ai nostri ragazzi di svolgere attività fisica in sicurezza e dando risalto al ruolo sociale dello sport. La storia, che parte da lontano, la conosciamo tutti: sul finire del 2016, a seguito della notifica della richiesta di somme alle società sportive di dubbia legittimità a causa del mancato accordo previsto nel regolamento vigente, fu discussa una mozione che portò all'approvazione di un mio ordine del giorno per dare il via all'iter per l aggiornamento del regolamento al fine di procedere ad un bando con tariffe compatibili con la funzione sociale dello sport. Al regolamento, approvato ad aprile 2018, non è più seguito nulla se non una serie di atti con cui il sindaco concordava tariffe senza un fondamento giuridico e ritenuti illegittimi dalla stessa avvocatura comunale che auspicava una formale ratifica dei protocolli da parte della giunta, cosa mai avvenuta».

Per Carnevale questa inerzia protratta per anni sfocia nella sua drammaticità con la pandemia che di fatto mette in gravi difficoltà economiche tutti gli operatori del settore che – spiega - "oltre a non poter contare sui consueti introiti connessi alle discipline sportive e obbligati comunque al pagamento delle utenze e dei fornitori, pagano anche lo scotto, in assenza di assegnazione pluriennale, di non poter accedere ai finanziamenti agevolati del Credito Sportivo» «Evidente che tutti questi fattori – conclude l'esponente della Lega - stanno ponendo le basi per un disastro economico delle associazioni sportive nella completa inerzia del Comune che ancora una volta non mostra sensibilità e capacità di prendere decisioni che siano un concreto aiuto atto a garantire un settore economico importante e con una funzione sociale fondamentale».