Sulle risorse messe a disposizione dei comuni dal Dl Rilancio è polemica tra il sindaco Antonio Terra e il Pd di Aprilia. Al primo cittadino non è piaciuto il commento ottimistico del Partito Democratico, che ha salutato con favore lo stanziamento di 600 mila euro per la città. Per Terra i fondi sono insufficienti, soprattutto se rapportati alle richieste avanzate nelle scorse settimane dall'Anci. «L'esultanza del Pd di Aprilia per le risorse ‘risolutive' che il ministro Gualtieri ha assicurato alla città ci fa un po' sorridere.

Leggendo il comunicato - afferma - sembra quasi che l'unica preoccupazione del governo sia la situazione ‘gravemente penalizzata' della città, non il momento drammatico in cui versa l'economia del Paese e dei quasi 8 mila Comuni italiani. Gli autorevoli esponenti del partito sanno che, in realtà, le richieste di tutti i Comuni: erano ben altre: basta leggere i commenti dell'Anci nei giorni precedenti e successivi alla pubblicazione del decreto. Se i dirigenti dem di Aprilia sono attenti, troveranno sul provvedimento opinioni non certo lusinghiere anche da parte di esponenti del loro stesso partito, incluso il presidente Decaro. Uomini e donne che, a differenza loro, si trovano a dover fare i conti con il governo dei territori in un momento delicato e non certo semplice per le finanze degli enti locali».


Un attacco piuttosto duro quello del sindaco Terra, che probabilmente intende far valere il suo ruolo nel direttivo dell'Anci Lazio, ma che mal si concilia con la nota del commissario del Pd Claudio Moscardelli e del tesserato Giorgio Cardella. Un attacco inaspettato, perché arriva da un sindaco civico che all'interno della sua coalizione ha diversi alleati che orbitano nell'area Pd. «Intendiamoci: la mia opinione sulle misure contenute nel decreto rilancio non è del tutto negativa. Nel provvedimento - dice Terra - ci sono sicuramente alcune cose positive, ma permangono anche grandi interrogativi. Infatti c'è un tavolo ancora in piedi tra governo ed enti locali, proprio per comprendere come affrontare la crisi in atto e l'impatto fortissimo sui conti dei Comuni. Noi chiaramente rimaniamo in attesa. Tutto questo, però, suggerirebbe a chi fa politica prudenza e moderazione. Non certo gli ‘Osanna' delle ultime ore».