La chiamata di Coletta rivolta a tutte le forze che rappresentano il cosiddetto "campo largo" democratico non ha per il momento raccolto reazioni positive, ma ha invece scatenato la dura e comprensibile reazione del centrodestra locale.
Il primo a intervenire è Alessandro Calvi, coordinatore provinciale di Forza Italia, con poche ma efficaci parole.

«Comprendiamo l'esigenza di Coletta di cercare supporto e consenso dopo quattro anni di assoluta approssimazione e inconcludenza amministrativa; riteniamo perfino corretto che cerchi di tentare la scalata al secondo mandato, ma non può assolutamente permettersi di dire che senza di lui la città tornerebbe nel tunnel della malagestione e della commistione tra politica e malaffare. E' un'affermazione molto grave e lesiva nei confronti di tutti coloro che credono nel centrodestra. Questo tipo di affermazioni, e nemmeno l'ostinazione a dividere i cittadini tra onesti che la pensano come lui e gli altri - insiste Calvi - non gli servirà a nascondersi dietro la retorica della legalità. Quello che sorprende è che Coletta non si renda ancora conto del fatto che i cittadini sono stanchi di mancate risposte, di rivoluzioni solo annunciate e di libri mai scritti. E non gli basterà creare cartelli elettorali per colmare la distanza che esiste tra realtà e retorica. Latina - conclude il coordinatore di Forza Italia - chiede e merita un governo dove coraggio e identità siano il motore della rinascita della città».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche i portavoce comunale e regionale di Fratelli d'Italia, Gianluca Di Cocco e Enrico Tiero che in una nota congiunta vanno giù duro. «Il sindaco ha esaurito il consenso e anche gli argomenti a disposizione per giustificare la sua incapacità di cambiare Latina, e quindi continua ad accusare il centrodestra di presunte illegalità - scrivono - Noi non possiamo non osservare che in questi quattro anni la scellerata gestione di Lbc non ha prodotto nulla, e se il teatro è ancora chiuso, il Palabanchini e la piscina inagibili per le nostre migliori società sportive, se il ripascimento della Marina non parte, se il ponte sul Mascarello resta interdetto, se l'edilizia è ferma e il commercio disastrato, se la raccolta differenziata dei rifiuti è ai minimi termini, non è certo per colpa del centrodestra. Inssomma - concludono Tiero e Di Cocco - cerchiamo senza trovarla una sola cosa che Lbc possa vantarsi di aver realizzato. E se è vero che un bravo amministratore e politico deve essere onesto, ricordiamo a Coletta che è necessario anche essere capaci».