"Useremo la democrazia partecipata per fare un referendum per cambiare nome a Latina e farla tornare Littoria". Una battuta pronunciata in commissione capogruppo dal consigliere regionale Angelo Tripodi ha acceso una polemica in Consiglio regionale del Lazio. A raccontare l'accaduto all' agenzia di stampa Dire è stato il consigliere di +Europa Alessandro Capriccioli, parlando della nuova legge sulla democrazia partecipata, che consente ai cittadini e agli enti locali di promuovere leggi regionali e anche di abrogarne alcune esistenti. Legge approvata oggi dall'aula della Pisana.

"Due anni fa, quando approvammo in bilancio l'emendamento con cui si decise che la Regione avrebbe finanziato l'invio di materiale informativo nei comuni che indiranno i referendum – ha detto Capriccioli - qualche collega della Lega mi disse 'Grazie di questo emendamento perche' a Latina lo utilizzeremo per fare il referendum, cambiare il nome alla citta' e farlo tornare Littoria'. Il che e' la cosa piu' lontana che io possa immaginare dai miei obiettivi politici, e sarebbe anche un utilizzo sbagliato del referendum, ma questo da' anche la cifra di una politica che si mette a disposizione delle iniziative popolari di tutti i cittadini, indipendentemente dal colore politico".

A smontare tutto è lo stesso Tripodi: "Era solo una battuta scherzosa detta durante una capigruppo. Piuttosto penso a un referendum per la riapertura dei punti di primo soccorso - ha aggiunto Tripodi- Mi fa specie che una persona come Capriccioli prenda spunto da una battuta, in un contesto in cui si rideva e scherzava, per attaccare la Lega. Si vede che non ha argomenti...".