Non c'è seduta di consiglio comunale sul bilancio che si rispetti se priva di polemica politica. Quella di martedì sera a San Felice, in cui si discuteva il rendiconto del 2019, non poteva fare eccezione. Quaranta minuti di seduta trasmessa in streaming caratterizzata sostanzialmente da un botta e risposta fra il consigliere di minoranza Egidio Calisi e il consigliere di maggioranza Monia Di Cosimo.
Calisi ha preso in esame diversi aspetti del bilancio, evidenziando come il risultato sia sì pari a dieci milioni di euro, ma con soli 1.500 euro di avanzo libero.

Si è poi soffermato su una consistente riduzione dei residui passivi (i soldi che l'Ente deve ai creditori) e sul fondo crediti di dubbia esigibilità, ammontante a 6,9 milioni di euro con la maggior parte delle voci legate ai tributi, e ha parlato a lungo anche dei mutui contratti dall'Ente. «Fate debiti – ha affermato – perché non avete soldi. Facciamo finta di essere ricchi facendo una vita da poveri». Il consigliere di minoranza ha fatto quindi riferimento alle opere pubbliche inserite nei piani triennali e in altri documenti di programmazione che però non sono decollate, come il campus scolastico. «Intanto vengono conferiti gli incarichi di progettazione e quelli vengono pagati».


A replicare è stato il consigliere Monia Di Cosimo, che ha parlato di un bilancio che «per la prima volta rispecchia davvero la situazione dell'Ente». Ha aggiunto che il fondo crediti di dubbia esigibilità in passato era stato determinato in modo errato ed era stato sottodimensionato. Accuse dirette alla precedente amministrazione comunale con riferimento alla cancellazione di alcuni residui attivi che poi il Consiglio comunale ha dovuto riconoscere come debiti fuori bilancio.

«Per quanto riguarda le poste vincolate, i mutui sono stati perfezionati con la Cassa depositi e prestiti a dicembre, impossibile dunque dare il via alle opere per le quali sono stati contratti entro la fine dell'esercizio finanziario». Infine, una correzione sui soldi incassati dai parcheggi a pagamento: non 800mila euro, come inizialmente emerso, bensì 600mila circa. «Volevo quasi astenermi oggi – ha affermato il consigliere Saputo – ma poi ho sentito l'intervento di Calisi e di Di Cosimo. L'intervento di Di Cosimo non mi ha convinto, quello di Calisi sì e sono preoccupato per lo stato finanziario dell'Ente. Per questo voto no». Il bilancio è stato quindi approvato con 2 no (il voto dei consiglieri di minoranza presenti) e il sì della maggioranza.