«Andremo uniti, penso che il percorso avviato sia quello giusto. Certo poi se qualcuno ha dei dubbi è bene che lo dicesse». Alessandro Calvi, coordinatore provinciale di Forza Italia, consiglia di guardare alle comunali del prossimo anno a Latina senza utilizzare le lenti di quanto sta accadendo a Terracina e Fondi. Situazioni e scenari diversi, secondo Calvi, che non inficiano, almeno per il momento, il lavoro avviato da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia in città. «Sarà che essendo opposizione siamo sempre a contatto e lo siamo ormai da anni, ma i presupposti per un'alleanza del centrodestra alle comunali del prossimo anno mi sembrano piuttosto buoni».

Il dialogo, spiega Calvi, è in corso da tempo a livello comunale. Certo il Covid ha rallentato un po' il confronto, ma le basi sono state gettate. L'impressione che un po' tutti hanno all'interno del centrodestra è che la sintesi la sta dando direttamente Coletta. Gli errori e gli atteggiamenti dell'attuale sindaco e della maggioranza sono il maggiore collante dell'opposizione e il centrodestra, in aula a Latina, vede rappresentati i suoi tre partiti maggiori: Lega, FdI e FI). «Sarà fondamentale costruire un'idea di città solida, una visione - spiega Calvi - Ho l'impressione che le basi siano buone, perché ogni volta che ci confrontiamo troviamo sempre una sintesi importante e questo è positivo». Gli argomenti su cui lavorare, del resto, non mancano. Come detto l'attuale maggioranza non manca di dare spunti continui. «Le recenti dimissioni di Roberto Lessio che portano a 7 gli assessori che hanno lasciato Coletta, dimostra come la barca sia pericolosamente alla deriva - afferma Calvi - Da Abc all'urbanistica, dal decoro urbano ai teatri e la cultura, trovare qualcosa che funzini è un'impresa. Lasceranno macerie e chi verrà dopo dovrà ricostruire».

Calvi, da coordinatore provinciale di Forza Italia, parla anche di quanto sta accadendo altrove in provincia. «Non penso che le situazioni di altri comuni possano influenzare le scelte su Latina. Si tratta di cose diverse». Perché, secondo Calvi, il centrodestra vince solo se unito. «Oggi andare divisi non avrebbe senso. Nel 2016 abbiamo visto qual è l'effetto di una scelta di questo genere».
I partiti del centrodestra di Latina, insomma stanno dialogando, si stanno confrontando, ma l'impressione è che le scelte vere, ancora una volta, si prenderanno altrove. E anche se questa volta nei palazzi romani, i tre partiti sono rappresentati ad altissimo livello, tra coordinatori regionali, deputati e senatori, la scelta su Latina non sarà per nulla semplice. Dal candidato sindaco al programma da attuare, le distanze sono parecchie. E gli altri sembrano già molto avanti.