Nelle fila dell'opposizione è il consigliere più giovane. Eletto nel 2016 nella lista Enrico Forte sindaco, Matteo Coluzzi era il simbolo dell'apertura di quel centrosinistra a forze che non erano di area progressista. Oltre 544 preferenze che lo hanno portato ad essere tra i più votati di quella coalizione. Un successo che dopo quattro anni Coluzzi punta a rinnovare preparandosi alle prossime elezioni comunali. Stavolta però, par di capire, nel centrodestra.
Quale è un tuo punto di vista dopo 4 anni di esperienza amministrativa, la prima per te in Consiglio Comunale?
L'esperienza in Consiglio Comunale è stata e continua ad essere sicuramente importante, ricca di soddisfazioni ed allo stesso tempo di responsabilità. Quando le proprie battaglie portano a dei risultati concreti come quella per la Zona Pub, per dare risposta all'Emergenza Abitativa, per l'abbattimento delle Barriere Architettoniche, quella per la Rigenerazione Urbana e non ultima quella per la Cultura e per nostri Musei civici, è immenso l'orgoglio nell'aver dato risposte concrete alle persone che ripongono in te la propria fiducia e le proprie speranze. Questo dovrebbe essere il fine reale della politica, azioni concrete e meno demagogia. Saper dare una visione guardando oltre l'ordinario, affrontando in parallelo nel quotidiano tutto ciò che riguarda il ruolo amministrativo. Basta guardare oggi Latina per rendersi conto che non esiste prospettiva, non c'è stata programmazione e chi guida oggi la Città è percepito dalla cittadinanza come un "corpo estraneo". Coraggio e lungimiranza: questo è quello che è mancato ad una maggioranza composta da brave persone ma oggettivamente bocciata non solo dall'opposizione ma dalla Città stessa.
E' stato eletto in una lista di un candidato Sindaco espressione del centro-sinistra che cercava di aprire ad altri mondi e si è ritrovato a gestire una opposizione da banchi del centrodestra, non essendo mai protagonista di un dialogo con Coletta o con il Pd. Perché questa scelta?
Come ha giustamente detto sono stato eletto in una coalizione che ha creduto nella trasversalità e nel far convergere su un progetto comune anime provenienti da diverse esperienze politiche. Andando oltre le logiche destra/sinistra ma guardando ai temi ed alle persone. Da sempre è emersa una mia propensione a dei valori più vicini al centrodestra, ma nel momento storico del 2016 con una città che ancora vedeva una gestione commissariale dovuta ad una esperienza politica deleteria sfociata poi in indagini e processi, la mia è stata una scelta di responsabilità che rifarei nuovamente tornando indietro. La Città al voto scelse diversamente e quel progetto è rimasto tale, motivo per cui ho proseguito il mio percorso in maniera del tutto autonoma e distante da ogni accostamento partitico. L'opposizione svolta in questi anni non la definirei dai banchi del centrodestra, bensì un'azione politica coerente con il mio ruolo indipendente e realmente civico (a differenza di chi ha usato questo termine come "cavallo di troia" per poi manifestare in più occasioni la propria appartenenza ideologica) nel quale hanno avuto modo di riconoscersi numerose persone distanti dalle formazioni partitiche tradizionali.
Per il 2021 cosa spera e quali sono le prospettive per la Città?
Spero sicuramente in una svolta concreta, dettata non dalle promesse ma dalla Buona Politica. Una politica in grado di parlare al cuore delle persone, non solo alla pancia. Una politica responsabile e capace, al servizio delle persone che non punta il dito contro "quelli di prima" ma cerca invece di dare soluzione ai problemi di oggi e dinamicità alle progettualità del futuro.
Possiamo considerarla ormai continguo al centrodestra? Che tipo di candidatura auspica per il Sindaco del 2021?
In questi 4 anni di amministrazione con gran parte dei colleghi del centrodestra è venuta a crearsi una stima reciproca ed abbiamo condiviso numerose azioni finalizzate al bene della Città, non dettate dalle appartenenze o dagli schieramenti. A livello locale non esistono "continguità" a mio avviso se non rispetto ai temi. Certamente il percorso futuro non potrà essere al fianco di chi ha tradito questa Città e continua a prendere in giro tutti i cittadini che nel 2016 avevano creduto in un cambiamento reale. Come "Generazione per Latina" saremo aperti al confronto con tutte le forze politiche, civiche o partitiche, che hanno davvero compreso che è necessario un rinnovamento della classe politica fatto di figure capaci e credibili. Saremo pronti a condividere un programma di governo con quelle realtà che hanno compreso profondamente il messaggio da parte della Città espresso nelle ultime elezioni comunali e che non andranno a riproporre uno scenario politico che ancora oggi i cittadini reputano superato. Ad oggi ci sono senz'altro anche all'interno del Consiglio figure giovani, capaci e moderate che potrebbero far bene come Sindaco ma il denominatore comune non può e non deve essere oggi puramente ideologico bensì legato all'appartenenza ed a un requisito fondamentale: Amare Latina.
La Città dei Giovani: come è cambiata e come non è cambiata la nostra Città?
La Città dei Giovani per Latina Bene Comune è rimasta solo su carta. Zero servizi, zero proposte, zero risposte. Per questo motivo nel 2017, insieme a tanti altri giovani della nostra Città, abbiamo fondato il movimento giovanile "Generazione per Latina" del quale ancora oggi sono coordinatore. Un laboratorio politico che attualmente coordina con la quasi totale maggioranza il Forum dei Giovani del Comune di Latina e che nei prossimi mesi darà vita a un proprio programma da condividere con la Città, senza distinzioni anagrafiche ma anzi come un vero e proprio "Patto Generazionale". Un contenitore dove non sono le ideologie a prevalere bensì le idee, il confronto, la voglia e la tenacia di mettersi a disposizione per la Città in cui siamo cresciuti ed in cui vogliamo restare.