I rifiuti, certo. Ma anche Urbanistica e politiche abitative. Massimiliano Valeriani, 52 anni, è uno degli assessori più importanti della giunta Zingaretti. A lui il presidente ha affidato settori nevralgici per l'amministrazione e in questi anni Valeriani si sta togliendo molte soddisfazioni, centrando leggi non facili da approvare, come quella sulla Rigenerazione urbana. E l'emergenza Covid ha reso ancora più complesso il lavoro, in particolare in un settore delicato come quello delle politiche abitative, con tanti cittadini che si sono trovati in difficoltà anche per pagare un affitto che qualche mese prima era nelle loro possibilità.

Assessore Valeriani, la legge regionale sulla Rigenerazione urbana è stata una delle più attese negli anni scorsi. Che risultati ha dato?
La legge sulla rigenerazione urbana rappresenta la sfida del futuro per riqualificare il tessuto urbano delle città senza ulteriore consumo di suolo. Molti Comuni del Lazio hanno già adottato questa normativa e stanno cogliendo l'opportunità di recuperare aree ed edifici degradati per risanare e valorizzare interi quartieri. Pochi giorni fa abbiamo presentato un interessante progetto di rigenerazione urbana del Comune di Terracina: saranno demoliti alcuni manufatti fatiscenti e verrà realizzato un nuovo edificio residenziale, che permetterà di riqualificare la zona e di aumentare l'offerta alloggiativa pubblica. Anche nella provincia di Latina, infatti, sono diversi i Comuni che hanno adottato questa legge oppure hanno avviato le procedure, in collaborazione con l'Ufficio speciale per la Rigenerazione urbana, che ho voluto istituire all'interno della Direzione regionale Urbanistica proprio per supportare le amministrazioni locali nelle varie fasi di adozione della normativa. Questa mattina, ad esempio, ci sarà una riunione in video conferenza fra i tecnici regionali e i rappresentanti del Comune di San Felice Circeo, segno di una proficua cooperazione che non si è interrotta neanche durante il periodo di emergenza sanitaria.

La pandemia da Covid ha inevitabilmente modificato molti degli scenari che abbiamo davanti. Ha anche aggravato l'emergenza abitativa? Su quali iniziative conta la Regione per aiutare i cittadini che pagano l'affitto?
L'emergenza sanitaria e il conseguente blocco di molte attività hanno provocato una crisi economica con pesanti ricadute anche sulla situazione abitativa di tante famiglie. Per fronteggiare le difficoltà nel pagamento dei canoni di locazione abbiamo prontamente stanziato oltre 20 milioni di euro per il bonus affitti, con l'obiettivo di sostenere tutte quelle persone che hanno subìto una riduzione del reddito durante la fase cruciale della pandemia. Un contributo del 40 per cento del costo dell'affitto per tre mensilità. In particolare, dai Comuni della provincia di Latina abbiamo ricevuto quasi 6500 domande per un investimento regionale di circa 1,8 milioni di euro. Le risorse sono state trasferite ai Comuni, che in questi giorni stanno provvedendo ad assegnarle ai cittadini. Insieme al bonus affitti, inoltre, abbiamo accelerato anche sul bando per il sostegno alla locazione, destinando le risorse agli enti locali, secondo il fabbisogno presentato, per uno stanziamento di altri 22 milioni di euro.

Le Ater del Lazio resteranno le attuali o sarà ripreso il progetto di una loro fusione?
Le Ater resteranno quelle attualmente previste: abbiamo dato un maggiore impulso all'azione delle aziende territoriali per rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze dei cittadini. Negli ultimi due anni abbiamo consegnato oltre 240 nuovi appartamenti Ater nei vari Comuni della provincia di Latina e stanno proseguendo gli interventi per accrescere l'offerta alloggiativa pubblica, sia attraverso nuove costruzioni che mediante il recupero e la valorizzazione del patrimonio Ater esistente.