La Rigenerazione urbana applicata alla Marina di Latina conferma tutti i dubbi già espressi da più parti sul progetto intrapreso dall'amministrazione Coletta in tema di urbanistica. «Una commissione imbarazzante» definisce quella tenutasi ieri, il consigliere comunale della Lega Massimiliano Carnevale. «Una seduta che si è tra l'altro svolta senza la presenza dei tecnici della variante, la cui presenza ritengo invece indispensabile per comprenderne i reali effetti», aggiunge il consigliere leghista, che poi sottolinea alcuni imbarazzanti passaggi della seduta. «L'assessore e la delegata alla marina hanno cercato di arrampicarsi sugli specchi per trovare una qualche giustificazione alla loro scellerata scelta, arrivando addirittura a considerarla un atto dovuto di recepimento della legge 7/2017 o peggio ancora insistendo sulla possibilità di delocalizzazione delle aree facendo finta di non sapere che tale opzione, nella maggior parte dei casi, è una mera scelta del privato (vorrei vedere chi autonomamente decide di spostarsi a 5/600 metri dal mare...).

Sono poi state assolutamente imbarazzanti le parole dell'assessore all'Urbanistica, il quale ha mostrato una approssimativa conoscenza della storia del nostro territorio, arrivando a datare il concorso internazionale di idee, fatto con l'amministrazione Zaccheo, addirittura al 1970 e non sapendo che il piano particolareggiato della marina è di fatto decaduto a seguito della sentenza del Consiglio di stato n. 4253 del 2000». Carnevale afferma ancora: «Rimango ancora più sconcertato dalla assoluta incoscienza con la quale si persevera in una interpretazione della legge sulla rigenerazione urbana miope e parziale dove all'opportuna indicazione delle linee guida e/o schema d'inquadramento come previste dall'art. 2 ci si limita alla esaltazione di una semplice demolizione e ricostruzione che nulla ha a che vedere con una pianificazione integrata indispensabile, da una parte, per la salvaguardia e dall'altra per il rilancio del nostro litorale».

Insomma, Lbc naviga a vista, secondo l'opposizione, in tema di urbanistica e di riqualificazione della marina. «Se dopo una consiliatura l'attuale amministrazione non è stata in grado nemmeno di iniziare un'opera ideata e progettata dalle passate giunte come il completamento di Via Massaro così come non è stata capace di portare avanti una progettazione che parte da lontano come il Piano Particolareggiato della Marina, non giustifica il rischio di voler compromettere tutto solo per affermare che "ci sono anche loro".