Sulla carta tutti riconoscono l'opportunità di far correre unito il centrodestra alle Amministrative di Terracina e di Fondi, importanti anche quale banco di prova in vista delle comunali di Latina. Dalla teoria alla pratica, però, ce ne corre. E in questi ultimi giorni, tra i partiti di centrodestra – specie fra Procaccini e Fazzone – sono volati gli stracci. Il deputato Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega, è convinto però che l'unità si possa ancora trovare ed è pronto a mediare. Ma senza perdere tempo: adesso o mai più.

Mancano due mesi al voto e la situazione, nel centrodestra, sembra ancora caotica. Quante possibilità ci sono che il centrodestra vada unito?
«Lotterò per riunire il centrodestra, dicendo "no" a personalismi e retroscena che riguardano il passato. Certo, la Lega mai farà accordi con il Pd. Se qualcuno nel frattempo si è ravveduto e ha capito l'importanza dei valori del centrodestra ben venga. Non pongo veti sui nomi, ma sulle idee. E per noi è fondamentale portare avanti quelle del centrodestra su temi cruciali quali l'immigrazione, gli aiuti alle imprese e ai cittadini, specie in questa fase di emergenza acuita dal coronavirus. Dobbiamo dare delle risposte ai cittadini, non farci sorprendere a litigare».

E su cosa crede si possa trovare un'intesa?
«Sul programma, che viene prima dei candidati. È quello che interessa i cittadini, piuttosto che i litigi fra i partiti. I nomi dei singoli vengono dopo».

In questi giorni s'è detto che la Lega sarebbe pronta, a Terracina, a supportare la candidatura di Tintari, ma non c'è stato nulla di ufficiale. Quanto c'è di vero?
«Pur di riunire il centrodestra, come ho detto, non badiamo al nome del candidato. Ci interessa di più il programma. Il resto sono valutazioni che si faranno in un secondo momento, scegliendo il candidato sindaco che meglio possa incarnare i valori espressi dal centrodestra e inseriti nel programma elettorale».

Il dialogo negli ultimi giorni sembra che si sia un po' arenato però…
«Mi farò promotore, come ho già detto a Procaccini e Fazzone, di un vertice con gli altri rappresentanti dei partiti del centrodestra e chiederò una risposta al massimo entro 48 ore. Da quel tavolo deve uscire una linea comune per un programma politico che interessi le città di Terracina e di Fondi».

Ci sono delle tempistiche che vi siete dati per provare a chiudere l'accordo?
«Bisogna fare in fretta e le persone ci chiedono delle risposte concrete. Non dobbiamo guardare al passato, a vicende politiche che neppure ci appartengono più, ma dobbiamo invece guardare al futuro. Il passato poco appartiene al futuro».

A Fondi la situazione è un po' più delicata, perché il gruppo di Fratelli d'Italia è formato da molti ex Lega che hanno rotto col precedente partito non avendo "digerito" la linea politica che ha deciso di supportare il candidato sindaco di Forza Italia Beniamino Maschietto. Anche lì pensa ci sia margine per dialogare?
«Sì, credo proprio di sì. Si può chiudere sul programma, sulle idee per la città e credo che nessuno a quel punto si tirerebbe indietro».

Queste amministrative "di fuoco" che stanno interessando Terracina e Fondi possono essere considerate un banco di prova anche per l'importantissimo appuntamento elettorale che riguarderà la città di Latina il prossimo anno?
«Certamente e per questo serve unirci. Latina ha il peggior sindaco che si ricordi e merita molto di più. Noi, con queste divisioni e queste polemiche, non stiamo dando un grande spettacolo. Sui palchi, a livello nazionale, i partiti di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia sono uniti per portare avanti le proprie idee. Sono uniti per cercare di mandare a casa questo Governo e a livello regionale contro la guida Zingaretti, mentre qui continuano ad esserci delle divisioni. È ora di dire basta. Per questo pretenderò delle risposte entro 48 ore e a quel punto gli altri interlocutori dovranno decidere da che parte stare, se vogliono riunire il centrodestra o proseguire con i personalismi».