«Il razzismo non c'entra nulla. Basta con queste narrazioni strumentali e ridicole, finalizzate soltanto a buttarla in caciara. Quella che è sotto gli occhi di tutti è l'incapacità di questo Governo di dare risposte vere su un tema delicato come l'immigrazione». A parlare è Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore regionale della Lega.

Senta Zicchieri, migranti e Covid sono un binomio molto forte per racimolare like e voti. Il Pd vi accusa di soffiare sul fuoco per questo. Come risponde?
«Ci sono dei fatti che non possono essere smentiti. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha parlato di "pericolo sanitario", annunciando l'invio in Sicilia di navi per la quarantena e militari per evitare le fughe di massa dai centri di permanenza. Vuol dire che il rischio esiste. E infatti esiste. Barche e barchini stanno arrivando a raffica sulle coste siciliane, dalla Libia e dalla Tunisia. Un caos che questo Governo non riesce a gestire. Il sindaco di Porto Empedocle ha chiesto i blocchi navali. Perché non prendere in considerazione un'ipotesi del genere in un momento delicato come questo? Il Governo ha chiesto e ottenuto la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre. Il premier Conte ha detto che la pandemia non è finita. Ma è chiaro che non sanno come gestire le due emergenze».

La Lega cosa propone?
«La politica della fermezza, attuata da Matteo Salvini quando ha ricoperto il ruolo di ministro dell'Interno. Oggi invece il Governo giallorosso, con le sue decisioni, sposa la linea delle porte aperte e del tana libera tutti. Si stanno redistribuendo i migranti sull'intero territorio senza una linea precisa. Ed è grave che si bypassi completamente il fatto che molti degli ultimi focolai Covid in Italia siano legati a persone che provengono dall'estero. Ma insomma, ci vogliamo rendere conto che gli italiani sono stati tenuti chiusi in casa per mesi? Che messaggio si manda se invece si consente a chiunque di entrare senza regole, senza controlli, senza le precauzioni sanitarie? Il messaggio che passa è che gli italiani sono controllati in casa e perfino in spiaggia, mentre invece i clandestini sono liberi di fare quello che vogliono. Non è un segnale positivo, dobbiamo dirlo con forza. Senza peraltro alcun timore di smentita. E poi c'è dell'altro».

Vale a dire?
«Il numero assolutamente abnorme di immigrati da gestire rischia seriamente di alimentare situazioni di illegalità e manifestazioni di violenza. Poi c'è l'aspetto sanitario legato al Covid. L'assessore alla sanità della Regione Sicilia ha detto chiaramente che è impossibile fare il tampone a tutti i migranti che sbarcano. Sottolineando anche che per effettuare questo tipo di test bisognerebbe prima identificare tutti i migranti. Questo non succede. Poi ci sono state le situazioni di migranti che si sono allontanati dalle strutture di accoglienza, eludendo la quarantena e facendo perdere le loro tracce. Insomma, il vaso è colmo. Abbiamo un Governo di apprendisti stregoni, assolutamente incapace di gestire la situazione. Un Governo che in questo modo penalizza sempre e soltanto gli italiani».

La redistribuzione dei migranti ha interessato anche le province di Frosinone e di Latina.
«Una situazione pazzesca, della quale dovrebbe rispondere anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Parliamo di territori già provati dalla crisi economica, che attendono da anni risposte economiche che non arrivano. Fiuggi è uno dei simboli del turismo termale, la provincia di Latina è una meta turistica di primo livello. Il Governo e Zingaretti si sono posti il problema dei danni di immagine sul piano turistico, del peso sulle strutture sanitarie, dei costi degli spostamenti, della necessità di tenere sotto controllo anche l'aspetto del Covid? La sostanza politica è semplice: il Governo ordina (sì, ordina) di tenere le frontiere aperte. I cittadini devono arrangiarsi come possono. Zingaretti è il segretario di un partito di maggioranza. Poteva opporsi, non l'ha fatto. Per quello che mi riguarda ha tradito i territori del Basso Lazio».

Pare che Zingaretti abbia criticato le politiche dell'immigrazione del Governo.
«Un gioco delle parti. La realtà è semplice: non si capisce per quale motivo le regole che valgono per gli italiani in questo periodo di pandemia non valgono invece per l'immigrazione incontrollata. Il Governo è surreale, litiga ogni giorno e poi restano tutti incollati alle poltrone. Senza dare risposte alle imprese, ai lavoratori, ai cittadini. Come presidente della Regione Nicola Zingaretti dovrebbe dare diverse risposte. A cominciare dalla questione delle mascherine per esempio».

Se Zingaretti entra nel Governo, si va ad elezioni anticipate alla Regione?
«Guardi, Zingaretti ha fallito alla Regione e andrebbe a fallire anche al Governo. In questa maggioranza giallorossa succede di tutto e il contrario di tutto. Noi siamo molto preoccupati per quello che potrà accadere ad ottobre. Anche e soprattutto nelle province di Frosinone e Latina. Gli effetti della crisi economica (gravissima) collegata al Coronavirus si vedranno allora. E poi cosa succederà quando non ci sarà più il divieto di licenziare? L'impatto sull'economia reale sarà devastante. Il Governo nazionale e quello regionale non sono all'altezza di nulla. In questo momento, con la crisi che sta attraversando il settore alberghiero, tutto si poteva fare meno che redistribuire i migranti in località turistiche. La verità è che si dovrebbe andare a votare. Il Governo è incapace di amministrare e sta affondando il Paese».

Cambiamo tema. Si va verso la Camera di Commercio unica del Basso Lazio?
«Straordinaria occasione per le province di Latina e Frosinone. Non si sente il bisogno di bandierine e di "derby", occorre pensare esclusivamente allo sviluppo dei territori».