Il comitato per il No si presenta ufficialmente a Latina e lo fa ospitando il senatore Gregorio De Falco, ex M5S, oggi al Misto e famoso in passato per la vicenda della Costa Concordia (fu lui a intimare al capitano Schettino di "tornare a bordo"). Il comitato si oppone al taglio dei parlamentari e domenica prossima spiegherà le motivazioni che portano i suoi aderenti a battersi per contrastare la riforma voluta dal Movimento 5 Stelle e votata, in fasi diverse, da quasi tutti i partiti presenti in Parlamento. Ora, il prossimo settembre ci sarà il referendum confermativo che appunto dovrà sancire se accettare o meno questa riforma.

«La costituzione cambia e a nessuno sembra importare - afferma Stefano Vanzini del comitato per il No - Il 20 settembre è sempre più vicino ma di un dibattito pubblico sul tema non c'è traccia. Il Parlamento, la casa delle idee degli italiani, viene tagliato di un terzo dei suoi membri. Le problematiche derivanti da questo taglio irrazionale sono innumerevole. La decisione di abbandonare definitivamente un giusto rapporto tra numero degli elettori e numero dei rappresentanti. Province che perderanno la loro voce. La creazione di cittadini, in alcune regioni, di seria A e in altre, come la nostra, di serie B. La formazione di un senato con numerose criticità, in primo piano la presenza di mini commissioni. Le tanto decantate promesse di riequilibrio sembrano se non inesistenti del tutto irrisorie. Chi vuole questo taglio addice motivazioni fantasiose; in primis un risparmio considerevole per le casse dello stato, ma se questo fosse il vero motivo perché tagliare 1/3 e non metà o ancora di più dei parlamentari, e poi quale è stato il criterio sulla riduzione? Ancora oggi non è dato saperlo. La verità è che il risparmio sarà ridicolo: lo 0,007% della spesa nazionale, molto meno di quello che i fautori della riforma predicano. Questa rimane una riforma figlia dell'antipolitica, l' ultima bandiera di un vento che soffia in Italia da ormai 30 anni, il numero dei parlamentari non è un tabù su cui non discutere, ma da inserire in un ragionamento complessivo su una riforma dell'assetto istituzionale. Il nome del comitato deriva anche da questo: ma anche no. Non un no perentorio, ma la voglia di ricominciare a parlare delle nostre istituzioni su un piano costruttivo per evolverle in simultaneità con il cambiamento della società. Per tutto ciò il 30 agosto (ore 19.00) a Latina in via Sezze 25 (presso l'evergreen) presentiamo il comitato per il no. Sarà dura, ma alcune battaglie si combattono perché giuste, per quanto possano apparire impopolari. Con questo spirito rivolgiamo un invito a cittadini, associazioni e partiti politici nella speranza che questa battaglia possa diventare una battaglia di tutti», conclude Vanzini.

L'appuntamento con la presentazione del comitato per il No è fissato alle ore 19 di domenica prossimo, al parco Evergreen di Latina. Sarà presente anche il senatore Gregorio De Falco che spiegherà le proprie ragioni per il voto contrario a questa riforma. De Falco è tra i più agguerriti sostenitori del No al referendum. «Non c'è risparmio considerevole come dicono da M5S» scrive su Twitter. E aggiunge: «Io non voglio essere rappresentato meno. Ma meglio». Insomma, il taglio puro e semplice non lo convince. Domenica spiegherà il perché davanti ai cittadini.