La scelta di schierarsi pubblicamente per il No al Referendum e la questione delle mancate restituzioni: sono i due temi che i probiviri del Movimento 5 Stelle vogliono contestare alla senatrice di Latina Marinella Pacifico, motivandone in questo modo l'espulsione. Una vicenda complessa e non semplice che si interseca anche con i numeri non proprio solidi della maggioranza a Palazzo Madama.

La storia è semplice: Marinella Pacifico, a pochi giorni dal Referendum, ha annunciato il suo voto contrario alla riforma, spiegando l'inutilità di un taglio dei parlamentari che avrebbe ridotto la rappresentanza territoriale. Ma M5S era graniticamente sul Sì, essendo quella riforma una sorta di cavallo di battaglia del Movimento. Da qui la decisione di perseguire chi ha scelto il No. Ma Pacifico, tra i parlamentari sotto osservazione dei probiviri, è quella che più di tutti rischia l'espulsione. Il motivo? Si è schierata per il No al referendum sul taglio dei parlamentari e, stando al sito tirendiconto.it ( e alle accuse dei probivirt) non effettuerebbe le restituzioni da oltre un anno.

"Era una questione di coscienza - dice la parlamentare -. Ho valutato la possibilità del Sì e del No e le relative conseguenze. Alla fine ho optato per il No. Del resto, il referendum è una manifestazione popolare di voto, e come cittadina mi sono sentita libera di esprimere la mia preferenza. Per quanto riguarda il resto, sono ancora nel M5S e attenderò il responso dei probiviri". Insomma, se sarà espulsa ne prenderà atto.

Lei, sul profilo Facebook, ha aggiunto altra benzina sul fuoco del proprio rapporto con M5S. "Mai nella storia della Repubblica Italiana un partito politico ha disatteso le istanze degli elettori come il M5s. Prontamente ed in modo esemplare punito dalla gente. Mai, l'arroganza, l'incompetenza ed il pressappochismo di una parte dirigente ha prodotto sfaceli nel Paese, come assistiamo in questi giorni. Le analisi dei voti appaiono impietose. E mentre milioni di elettori ci mandano al diavolo, i nostri Winston Churchill si fanno i selfie, ballano, fanno il segno della vittoria con le dita dai finestrini delle loro auto blindate. Ed ora chi ha desertificato, si prodiga di consigli su come recuperare. La realtà è che due anni di ovattate stanze di potere ci hanno narcotizzati. Se i dati globali appaiono sconfortanti, quelli della provincia di Latina, oramai sembrano simili a prefissi telefonici internazionali". Che le strade di Pacifico e M5S siano destinate a dividersi, appare solo questione di tempo.