Raccoglie il grido di dolore di tanti gestori di locali e pub e, al tempo spesso, offre la sua visione critica di quanto realmente appurato sul campo Matteo Coluzzi in merito all'applicazione dell'ordinanza regionale per la provincia di Latina che prevede la chiusura anticipata di pub, bar e ristoranti alle 24. "Come non era difficile immaginare – spiega il consigliere comunale - nelle serata di venerdì e sabato è emersa senza mezzi termini l'inadeguatezza delle misure messe in campo da quella che è stata rinominata l' "ordinanza Cenerentola" piombata come un macigno sulle attività serali della nostra Provincia. Allo scoccare della mezzanotte, come prevedibile, centinaia e centinaia di ragazzi, visto l'obbligo di lasciare i locali, si sono trovati contestualmente nelle strade della movida, nelle piazze e nei parcheggi limitrofi. Tali sconsiderati assembramenti sono ovvia conseguenza del mancato naturale deflusso come sempre avvenuto prima di questo provvedimento che rischia di non risolvere la situazione ma di peggiorarla. Spostare i gruppi di giovani da una zona all'altra della città non ferma il virus, bensì rischia di fare peggio in quanto fino ad oggi con gli orari ordinari erano almeno gli stessi commercianti a poter garantire il rispetto delle distanze e l'uso dei DPI". Per Coluzzi "In questa maniera si chiede ai cittadini di essere prudenti e ligi al dovere, ma si fa di tutto per non metterli in condizioni di rispettare le misure preventive. Basti pensare alla situazione relativa ai bus, alle file fuori gli uffici pubblici, alla situazione nelle scuole, per rendersi conto che aggravare in questa maniera lo stato dell'economia locale non è altro che una falsa soluzione al problema. La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti e nessuno deve sottovalutare la stessa. Ognuno di noi rischia ogni giorno di essere contagiato e l'appello rivolto ai giovani è quello che dimostrare un enorme senso di responsabilità rispettando le norme e sottoponendosi ai test per salvaguardare se stessi ma sopratutto le nostre famiglie". Il distinguo che fa il consigliere è però "che i giovani non possono essere ora il capro espiatorio di questa situazione, almeno non la grandissima parte di loro che ha finora tenuto un comportamento esemplare, consapevole e maturo. Lo stesso vale per tutti i commercianti che con enormi difficoltà tentano di non abbassare la serranda pur rispettando e facendo rispettare ogni misura di prevenzione. Come ribadito da mesi, questo non è il momento della polemica ma allo stesso tempo risulta doveroso analizzare in maniera oggettiva la situazione per trovare un rimedio che possa realmente allontanarci da questo incubo chiamato Coronavirus". " Per Coluzzi fermo restando che la salute della popolazione tutta risulta e risulterà sempre la priorità assoluta, "nel momento in cui la situazione verrà decretata fuori controllo sarà giusto tornare a misure drastiche di contenimento come avvenuto. Ma in quel momento la Politica dovrà ritrovare realmente il suo ruolo di guida e tutela dei cittadini, con misure concrete di sostegno alle famiglie ed agli operatori coordinate a differenza di quanto avvenuto in primavera. Nel frattempo inutile gettare fumo agli occhi generando un disagio che non risolve la situazione bensì rischia di aggravarla. A pagare – conclude - deve essere chi non rispetta le regole e la salute altrui; non può pagare una Città, una Provincia intera".
L'intervento
Minilockdown, Coluzzi: L'ordinanza “cenerentola” rischia di peggiorare le cose”
Latina - Il consigliere sulle restrizioni per pub e locali: spostare i gruppi di giovani da una zona all'altra della città non ferma il virus