Ad ormai un anno, e poco più, dalle prossime elezioni amministrative per l'isola lunata, Fratelli d'Italia scalda i motori con il suo referente su Ponza: Danilo D'Amico. D'Amico scioglie la riserva per primo, forte dell'appoggio dei vertici del partito e sulla scia di un consolidato sostegno popolare.
«Ho dato la mia disponibilità sia al partito che ai membri della mia associazione, che mi hanno aiutato in questi anni di lotte sociali in favore della popolazione. Da tempo mi era stato chiesto se fossi disponibile a candidarmi a sindaco della nostra bellissima terra e sciolgo la riserva adesso dopo averci pensato a lungo, perché sento che possiamo portare quel cambio di passo di cui Ponza necessità. Già in molti si sono fatti avanti in questi mesi, ancor prima che decidessi di candidarmi come sindaco, per darmi la loro disponibilità ad entrare in lista. Alcuni anche non provenienti dal mondo della destra, che FdI rappresenta fieramente. Fatto che dimostra la fiducia nei miei confronti e l'apprezzamento del duro lavoro svolto in questi quasi 4 anni all'opposizione di una maggioranza inconcludente e incompetente». E annuncia che formerà una lista civica che, con ogni probabilità, potrebbe presentare il simbolo e il nome dell'associazione politico-culturale che abbiamo creato nel 2017: "Punto di Svolta".
«Resta ovvio che non ci precludiamo assolutamente la possibilità di una coalizione con le altre forze civiche, associative e politiche che condividono il nostro progetto di rinascita per Ponza, che non merita lo scempio a cui abbiamo assistito in questi anni - ha dichiarato -. Siamo disponibilissimi a discutere di programmi e nomi intorno ad un tavolo che noi abbiamo sempre invocato, ma che purtroppo non è mai avvenuto». Subito mette le cose in chiaro e mette al bando l'agire nelle segrete stanze e il non voler perdere la propria posizione di rilievo.
«Lasciamo gli altri a giocare sulla pelle dei cittadini A noi interessa portare di fronte ai ponzesi un programma concreto e realizzabile: ridiscussione del contratto di servizio Laziomar, che venga incontro alle esigenze della cittadinanza e non della Società, come fu fatto in passato; Obbligare Acqua Latina a rispettare il contratto e vigilare sul suo operato, visto che ci è stata imposta, che almeno i ponzesi non vengano presi in giro; Raccolta differenziata al 50% in 5 anni e i dati, che ci danno all'ultimo posto in provincia di Latina, dimostrano che c'è urgenza di cambiare rotta; Gestione dei flussi turistici e riorganizzazione completa del nostro indotto, in collaborazione con le associazioni di categoria sempre ignorate da qualunque amministrazione; ripartenza delle opere pubbliche, che porterebbero lavoro invernale e sviluppo all'intera isola. Come si può ben vedere di carne sul fuoco ce n'è tantissima, e questi sono solo alcuni dei punti del programma completo che già presentai nel mio libro, #SiPuòFare, e che presenteremo ai ponzesi. Finora, tra l'altro, è l'unico programma in campo. Dagli altri gruppi provengono solo risse da bar per la spartizione dei posti in lista e in giunta. Uno spettacolo indegno a cui noi non vogliamo partecipare. Concludo dicendo che Ponza e i ponzesi meritano molto di più dell'indecoroso e squallido teatrino a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Possiamo diventare, col duro lavoro, ciò che siamo destinati ad essere, vista la bellezza unica del nostro territorio: i numeri uno in campo turistico. Servono forze nuove, giovani competenti, con tanta passione e amore per la propria terra. Ho sciolto la riserva per portare in campo proprio questo. Voglio con la mia squadra, a cui presto si aggiungeranno nuovi membri, mettermi al servizio della mia gente e lo farò con tutta la grinta che si possiede a 30 anni. Se i ponzesi ci sono noi ci siamo».