"Mi ricandido sindaco anche nel 2021". Damiano Coletta ha sciolto la riserva e oggi ha annunciato ufficialmente di accettare la proposta di candidatura che gli è arrivata circa un mese fa da Latina Bene Comune, il movimento con cui, nel 2016, ha vinto le elezioni comunali. Ma stavolta, è lui stesso a dirlo, il paradigma non sarà puramente civico, perché Coletta è pronto ad aprire la coalizione ai partiti politici. Sia ben chiaro, però: si riparte dalla sua leadership, spiega il sindaco in carica. 

"Dal 2016 a oggi abbiamo sistemato tante cose che non andavano nell'amministrazione pubblica di Latina - ha detto Coletta durante una conferenza stampa in video conferenza - Ma abbiamo soprattutto sottratto Latina alle infiltrazioni della criminalità, ripristinando i diritti di tutti, lavorando nel solo della legalità e della trasparenza. E abbiamo riportato a Latina come principio cardine quello dell'equità. Non è poco. Lo so, la legalità da sola non basta, non è sufficiente. Ma è un principio sul quale noi non deroghiamo. Si parte da qui. Ma oggi - ammette poi Coletta - dobbiamo aprirci al dialogo con i partiti che hanno preso le distanze da chi ha guidato in passato la città con un sistema clientelare". In primo luogo, spiega il sindaco, "dal Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle, con cui non nascondo che ci sono stati già contatti e confronti". Coletta vuole allargare il campo, costruire uno spazio ampio nel centrosinistra "che impedisca al centrodestra di tornare alla guida della città. Non possiamo far tornare indietro Latina". 

Coletta apre dunque ai partiti "ma il dialogo partirà, per noi di Lbc, dai principi del civismo. Bisogna mettere da parte strumentalizzazioni, pregiudizi, ignoranza. Tutti devono essere in campo per il bene comune". Damiano Coletta ha anche ribadito il proprio No alle primarie offerte dal Pd. "Il percorso che stiamo costruendo non può non partire dal 2016. Accetto critiche, sono pronto a dialogare, ma il punto di partenza è il 2016, da questa esperienza va programmato il futuro". Un futuro che, dunque, secondo Coletta, non può che partire da lui.