«Mentre il Goretti vive giorni difficili, con le ambulanze ferme in attesa di poter trasferire i pazienti e il pronto soccorso di Latina "stracolmo" di malati Covid ammassati, il sindaco Coletta annuncia in videoconferenza la sua ricandidatura. Un gesto legittimo da parte sua ma che arriva, a nostro avviso in un frangente particolarmente difficile, se non drammatico per la nostra città che oggi registra addirittura il record di 60 nuovi casi di Coronavirus». Così i consiglieri comunali Giovanna Miele e Massimiliano Carnevale stigmatizzano le ultime mosse del primo cittadino giudicato assente nel ruolo di primo responsabile della salute pubblica della sua comunità e immobile nel ruolo di presidente della Conferenza dei sindaci in provincia.
«Coletta - spiegano i due consiglieri - invece di attivarsi in questo momento per chiedere alla Regione maggiori risorse per il Santa Maria Goretti, lavora concentrandosi in primis sul suo futuro politico, rilascia interviste contro i ristoratori scesi in piazza a suo dire per lo più molesti e offensivi e annuncia l'ufficialità della sua ricandidatura. Un sindaco completamente slegato dalla realtà, che abdica al ruolo di rappresentante dei suoi concittadini in nome della sua sola ambizione personale. In questo momento sarebbe stato più utile per Latina vederlo difensore degli interessi della comunità, anche in qualità di conoscitore dell'ospedale Santa Maria in quanto medico, scendere in prima linea nel sostenere la battaglia di chi ogni giorno è in trincea contro il virus.
Magari chiedendo a Zingaretti e D'Amato risorse aggiuntive per il nosocomio e poi attivandosi per trovare spazi aggiuntivi per i ricoveri. - proseguono Giovanna Miele e Massimiliano Carnevale - Non lo ha fatto in estate quando sarebbe stato più facile, utile e opportuno per evitare di rivivere, in forma aggravata, le scene a cui siamo costretti oggi; auspichiamo che Coletta inizi da subito ad operare per il bene comune piuttosto che trastullarsi con interviste fuori luogo, annunci in video conferenza e dirette Facebook. Da parte nostra l'augurio è che il sindaco si attivi immediatamente perché la Asl e la Regione adibiscano a presidio Covid una delle strutture sanitarie attualmente dismesse in provincia o in alternativa convertano gli spazi della ex Rossi Sud all'assistenza dei malati Covid invece che destinarli come avvenuto questa estate alla quarantena dei clandestini. Ma soprattutto chiediamo a Coletta di pretendere un immediato potenziamento di risorse umane nella sanità pontina, magari richiamando in servizio anche chi da poco è andato in pensione, perché c'è bisogno di medici preparati che affianchino e supportino i giovani neoassunti».