Una psicologa ed esperta di comunicazione mental coaching entra a far parte dello staff del sindaco di Latina Damiano Coletta. Un'assunzione diretta da parte del primo cittadino che alimenta la polemica di Fratelli d'Italia che, con la consigliera Matilde Celentano, si chiedono se sia opportuna o meno questa mossa. Oltre tutto la professionista assunta, Giorgia Ortu La Barbera, risulta essere legata a Latina Bene Comune.
«Mentre la vita del capoluogo è stravolta dalla diffusione del Covid in ogni ambito e da settori dell'economia completamente piegati dal peso delle disposizioni governative, il sindaco Coletta pensa alla propria ricandidatura e amplia il proprio staff» afferma la consigliera comunale di FdI Matilde Celentano.

Con determinazione del servizio al Personale del Comune di Latina, datata 27 ottobre 2020, la dottoressa Giorgia Ortu La Barbera, è stata assunta a tempo determinato nell'ufficio di Gabinetto del sindaco - prosegue la consigliera Celentano - Un incarico, part time con qualifica di istruttore amministrativo, ai sensi dell'articolo 90 del decreto legislativo 267/2000, rubricato "Uffici di supporto agli organi di direzione politica". Dunque, siamo nella norma. Ma nutro forti dubbi sull'opportunità di questa scelta, che appare come un investimento per la prossima campagna elettorale del sindaco in carica.

La dottoressa Giorgia Ortu La Barbera, già notoriamente vicina a Lbc, meno di un mese prima della sua assunzione in Comune, ed esattamente il primo ottobre 2020, ha illustrato all'assemblea di Latina Bene Comune una metodologia di lavoro, messa a punto dalla stessa, "per configurare la struttura organizzativa, comunicativa e programmatica per la prossima campagna elettorale". Il virgolettato viene riportato nel verbale dell'assemblea pubblicato sul portale di Lbc. Tutto chiaro, tutto evidente, tutto legittimo. Ma che non si dica opportuno.
In un momento come questo, particolarmente doloroso per tutti e in particolare per le fasce più deboli, ci saremmo aspettati da parte del sindaco Coletta, proprio in vista della sua ricandidatura, che finalmente mettesse in pratica i principi del bene comune. Ci saremmo aspettati che il potenziamento dello staff del sindaco, con assunzioni politiche, fosse messo in secondo piano per favorire investimenti in altri ambiti della macchina amministrativa, come nei servizi sociali o nelle attività produttive. Non ci sono parole. E che non si dica che lo staff del sindaco ora ha bisogno di "facilitatori dei processi decisionali". A dire il vero ne avrebbe avuto bisogno dall'inizio della consiliatura, nel 2016. Adesso la mossa è tardiva e anche sprecata».