Ripartire, con una progettualità condivisa per un lavoro di ricostruzione dopo gli effetti economici della pandemia. Così ieri l'assessore al bilancio Gianmarco Proietti ha spiegato in consiglio comunale la delibera sulla verifica degli equilibri di bilancio, un lavoro che ha visto cinque milioni e 700mila euro di minori entrate con un ristoro parziale – ad oggi circa 4 milioni – da parte del Governo. Proietti ha accolto l'invito del Consigliere dem Enrico Forte, a «costruire strade nuove e capaci di futuro» insieme aprendo al campo largo, dalla politica all'economia per coinvolgere tutte le forze che condividono con Lbc alcuni valori comuni. Peccato però che tutto sia stato teorico e calato in una realtà, quella del consiglio comunale, dove molti interlocutori, vecchi e attuali, di quel campo largo, abbiano contestato dati e numeri (Tassi di Azione) e condiviso ben poco con Lbc (il Pd), a partire dai voti. Sia il consolidato al bilancio che la verifica degli equilibri sono passati a maggioranza con le opposizioni fuori. La seduta non ha avuto sussulti se non per gli interventi iniziali del Gruppo misto Tassi e Di Trento sul bilancio consolidato mentre Lbc è sparita dai radar perdendo l'occasione di dimostrare che su temi nevralgici, non si appiattisce sulla giunta, come le viene spesso rimproverato. Le polemiche sono arrivate subito all'analisi del consolidato 2019 ovvero l'assembramento dei conti delle società partecipate nei bilanci del Comune. Tassi ha chiesto conto della svalutazione della società Slm in liquidazione ma da qui ha spaziato chiedendo conto di vari aspetti come il problema dei crediti dell'ente («non riusciamo ad incassare e ne produciamo di nuovi») e degli investimenti, passati dai 39 milioni del 2018 ai 31 milioni del 2019.

«Vorrei capire quale è il valore di crediti che hanno una anzianità maggiore di 5 anni - ha chiesto Tassi - per capirne gli effettivi livelli di esigibilità e il volume di contenziosi sui debiti che noi abbiamo per gli anni pregressi. La liquidità del Comune passa dai 56 milioni ai 63 milioni del 2019 ma riserviamo ad investimenti poco più di 5 milioni, problema annoso quello di spendere tanti soldi per la gestione corrente ma senza riuscire a fare investimenti in maniera significativa. I crediti da tributi aumentano dai 24 milioni del 2018 ai 27 milioni del 2019, un dato preoccupante che ci fa capire che non li incassiamo».

Proietti ha fornito altri numeri per rispondere a partire daSlm (la svalutazione è a seguito della perizia che il bilancio di Slm ha dovuto registrare) e dagli investimenti: «Sono più che quadruplicate le quote dedicate agli investimenti come si evince dalla nota allegata al rendiconto 2019, dove gli investimenti passano da poco più di 2 milioni del 2015 ai quasi 9 del 2019. I debiti superiori a 5 anni, sono pari a circa 30 milioni, di cui più di 16 adeguatamente accantonati, così da garantire adeguata sicurezza al nostro comune. Riguardo l'accertamento tributario nel 2019 avevamo circa 9 milioni di accertamenti tributari che nel bilancio di previsione 2020 decollano a 12 milioni. Non sono briciole, anzi, è una cifra mai raggiunta e mai ipotizzata prima. Il peggioramento del risultato di esercizio di 12 milioni è dato dall'utilizzo dell'avanzo. Cioè per la prima volta stiamo spendendo di più da bilancio e non solo, utilizziamo anche 12 milioni in più dall'avanzo. A differenza di quel che dice Tassi, è un indice positivo di salute dell'amministrazione: si spende di più da bilancio e si spende anche utilizzando l'avanzo».