Alla fine il Partito democratico di Latina ha fatto molto rumore per nulla. La strada dell'alternativa alla destra e al civismo targato Lbc è durata lo spazio di qualche mese, il tempo necessario per accorgersi di non avere un candidato sindaco adatto ad affrontare la sfida elettorale del 2021 e nemmeno, forse, una coalizione con la quale sfidare Damiano Coletta, il sindaco uscente. Il quale, ricandidandosi e rifiutando una eventuale partecipazione alle primarie si è messo in una posizione di forza alla quale ora il Partito democratico finirà per cedere. Sì perché proprio negli ultimi giorni la linea dei dem pare cambiata e negli incontri riservati c'è ormai la sensazione che si sta cercando solo il modo di dare dignità a questo ennesimo cambio di rotta.

Il Partito democratico finirà dunque per sostenere Damiano Coletta come candidato sindaco alle prossime comunali, costruendo assieme a lui il campo largo di ispirazione zingarettiana, all'interno del quale dovrebbero finire anche quelli del Movimento 5 Stelle di Latina, sia la componente Tam sia quella vicina alla consigliera Ciolfi. Un'armata che punta a giocarsi le proprie chance contro il centrodestra a trazione sovranista.

Negli ultimi mesi il Partito democratico ha dapprima insistito, fino al congresso comunale, sulla linea dell'alternativa a Coletta e alla destra, lanciando il sogno di un centrosinistra nuovo e autonomo che guidasse un'altra stagione di cambiamento in città. Il problema è che la leadership di questo progetto ha stentato ad emergere e come ha detto qualche giorno fa il coordinatore comunale di Italia Viva Giorgio Fiore, «in campo, al momento, c'è solo Coletta. Se il Pd non fa il Pd, non guida la coalizione, chi deve farlo?». Una domanda rimasta nel vuoto. Poi la segretaria comunale Franca Rieti ha aperto nuovamente al confronto con Coletta, pur rimarcando il concetto delle primarie. Il sindaco in carica, in fase di guarigione dal Covid, potrebbe convocare tutti i soggetti del centrosinistra, aprendo quel confronto ampio di cui tutti sentono il bisogno tra i partiti della coalizione. Un confronto che, come ha spiegato nei giorni scorsi il consigliere regionale Enrico Forte, dovrà partire dalle risorse del Recovery Fund che mette a disposizione di Latina milioni di euro di opportunità.