E il picche è arrivato anche dal Pd. Ieri mattina nell'ambito delle consultazioni avviate dal sindaco dimissionario Paola Villa con le varie forze politiche che compongono il consiglio comunale, si è tenuto il confronto con il Partito democratico e lista civica Formia Bene Comune, rappresentati in aula dal consigliere Claudio Marciano.

Ebbene anche quest'ultimi gruppi si sono detti non disponibili a garantire il sostegno in aula per votare gli equilibri di bilancio. Insomma quell'aiuto necessario al governo cittadino per poter continuare ad amministrare (dopo la frattura ormai insanabile con Ripartiamo con voi) non arriverà di certo dal Pd e da Formia Bene Comune. A margine del confronto con il sindaco, in una nota a firma di Claudio Marciano, (appunto consigliere comunale), Luca Magliozzi (segretario del Partito Democratico) e Maria Rosaria Battaglia (segretario di Formia Bene Comune), hanno fatto sapere che «non parteciperanno a nuove maggioranze nell'ambito di questa consiliatura». Le motivazioni? «Se, come dichiarato dalla Sindaca stessa, il progetto politico con cui ha vinto le elezioni nel 2018 è fallito, riteniamo ne debba trarre le dovute conseguenze. Come ripetuto in diverse occasioni, il nostro giudizio politico e amministrativo sull'amministrazione Villa è assolutamente negativo. Inoltre, un anche ipotetico ingresso in maggioranza, con il Comune in queste condizioni e gli attuali rapporti di forza in Consiglio, significherebbe solo rimandare di poco un finale già scritto». La scelta sarebbe, quindi, una sola: «Tuttavia, proprio il richiamo ad una responsabilità straordinaria dovuta alla pandemia ci impone di allungare lo sguardo e di chiederci quale sia la cosa giusta da fare: in un periodo storico così complesso, Formia ha bisogno di un governo all'altezza delle sfide che presente e futuro ci pongono di fronte. E questo sarà possibile solo ridando voce ai cittadini. Lo scioglimento anticipato del Consiglio è responsabilità esclusiva di chi ha governato e guidato Formia fino ad oggi, un ulteriore conto da pagare per l'intera città frutto del fallimento del progetto politico della Sindaca Villa.

C'è inoltre da considerare che peggio di un commissario prefettizio, sarebbe un'amministrazione ordinaria retta da maggioranze provvisorie, senza legittimazione elettorale, con numeri risicati e sotto continuo ricatto. Comunque vada, il nostro impegno verterà da subito verso la costruzione di un progetto politico nuovo e inclusivo, capace di dare ossigeno alla nostra Formia».